Redazione

San Marco in Lamis, venerdì 26 maggio 2017 -  Angelo Cera: "Un plauso all'attuale assessore al bilancio di San Marco in Lamis... per aver convinto il PD e l'odierna Giunta a votare i "miei" bilanci del 2015 e del 2016. Eppure, prima e per diversi lunghi mesi, gli stessi soggetti che oggi hanno approvato i "miei" bilanci con le "loro" delibere di Giunta n. 50 e 51 dell'11 maggio 2017, hanno riempito le bacheche dei viali e dei siti web rivolgendo offese e accuse alla mia persona e all'intera giunta Cera. E' il caso di dire che la famosa teoria dei corsi e dei ricorsi storici è pienamente applicabile alle questioni di bilancio del Comune di San Marco in Lamis.

 Ma qui, però, poco c'entra la Divina Provvidenza, quanto piuttosto il nichilismo di certa parte politica che dimostra apertamente che quando c'è il nemico lo si vuole distruggere, quando invece c'è un amico tutto si salva persino quello che per prima ha fatto il nemico. Ma io sono contento e soddisfatto. Contento perché gli attuali amministratori (PD ed ex Forza Italia) votando i "miei" bilanci hanno confermato, se ce n'era ancora di bisogno, la corretta politica di risanamento economico messa in pratica dalla precedente Giunta Cera.  Soddisfatto perché i cittadini, pur nell'evidenza del fattore negativo che porta una situazione di dissesto, potranno oggi meglio comprendere innanzitutto chi diceva il vero e poi il coraggio che ha avuto la mia Amministrazione per dire basta ai bilanci falsi preparati dalle precedenti Giunte che di fatto hanno determinato il dissesto. Scoperchiare il nefasto è stata cosa fausta". 

Michele Merla sindaco di San Marco in Lamis: "L'onorevole ex sindaco Cera si fregia di un merito che, purtroppo per lui,  non gli viene riconosciuto nemmeno dai suoi più fidi scudieri.  Ci chiediamo, infatti,  noi attuali e infausti amministratori, come mai, se i bilanci di cui tanto si vanta avevano questi poteri salvifici per la nostra città,  non sono stati votati dal suo gruppo consiliare?  Li hanno ritenuti talmente non degni di attenzione da preferire uscire dall'aula al momento della votazione, palesando  una irritualità e scortesia istituzionale raramente vista in consiglio comunale, ma soprattutto disconoscendo i meriti dell'onorevole (?) e disconoscendo il lavoro che i consiglieri stessi avevano fatto e discusso nella commissione competente. La giustificazione fornita è  che avevano bisogno di più tempo per analizzarli (sic!).  Fortunatamente noi infausti  amministratori, pur non raccapezzandoci nella confusione che continua a regnare nel gruppo consiliare di opposizione, un'idea ce la siamo fatta: l'on. da Roma dice che se non fosse per i suoi bilanci la nostra povera Sammarco sarebbe scomparsa, contemporaneamente  i suoi adepti fuggono dalle loro responsabilità disconoscendo i presunti meriti del loro ex sindaco e abbandonando l'aula al momento del voto! Una cosa è certa: la confusione regna sovrana nell'attuale gruppo di opposizione e regnava sovrana anche quando questi soggetti amministravano la nostra città. Infausta Roma!".