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Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, mercoledì 31 maggio 2017 - Le “dame di compagnia” si stanno preparando per seguire il loro “padrone” in un’altra residenza. Normalmente sono quattro. E non tutti i padroni le vogliono con loro. Ma a loro piace stare da soli: non vogliono altri detenuti con loro nelle  altre carceri dove verranno trasferiti. Anche per chiedere in futuro di non essere più sottoposti al trattamento del 41 bis.

 Stiamo parlando di boss della malavita organizzata che cercano in tutti i modi di eludere il “carcere duro”, quello ideato a seguito delle stragi del 1992, quando vennero assassinati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte. 

Da allora sono sottoposti a questo regime ormai “semi-duro”, 728 detenuti i quali cercano in tanti modi di “allietare” la loro permanenza in carcere escogitando delle soluzioni che puntualmente da alcuni magistrati vengono prese in considerazioni.

In pratica il 41 bis non esiste più!!! Le restrittezze alle quali erano tenuti in carcere erano dure nel vero senso della parola: isolamento completo in cella; non potevano contattare in nessuno modo amici e parenti, nemmeno telefonicamente; vietato fumare; nessun permesso, nemmeno di poche ore; pena da scontare per intero, e tutto ciò che la giustizia dovrebbe garantire. 

Una volta era così. Ma da alcuni anni gli ormeggi sono stati allentati, e non di poco. Adesso basta chiedere un permesso di qualche giorno per poter riabbracciare i parenti, che viene quasi sempre accordato.

Il carcere “semi-duro” viene scontato nelle Regioni di residenza dei boss, e come si fa a stare lontani da amici e parenti in queste condizioni?? È innaturale, ed è normale che un avvicinamento verso casa anche di un giorno prima o poi ci scappa.

E in attesa che anche a Raffaele Cutolo arrivi qualche ora di libertà, il boss si è dato alla scrittura da tempo: risponde alle lettere che gli arrivano da parte dei suoi  ammiratori (non dovrebbero arrivare).

 Addirittura qualche boss detenuto con il 41 bis è diventato… papà!! Nel vero senso della parola, e non in senso putativo!! Sono riusciti ad avere  dei rapporti con le proprie mogli. Le distrazioni di chi sorveglia ci possono essere… siamo umani.

Sembra che Totò Riina non riesca ad uscire dalla sua casa circondariale, ma forse non gli conviene uscire, oppure riesce comunque a dirigere ”il  traffico” da dentro la cella.

In fondo in Italia se non si chiede non si ottiene! “Permesso? Avanti!  Grazie!!”

 

Sound Track: “Carcerato” - Mario Merola

Mario Ciro Ciavarella