Antonio Del Vecchio

San Marco in Lamis, martedì 6 giugno 2017 - Commossa e commovente serata di lettere ed esibizioni artistiche  varie, a San Marco in Lamis.  Il riferimento è a quanto accaduto ieri sera nel locale Auditorium del  plesso del Liceo Classico “Giannone”, gremito come non mai di pubblico variegato e rappresentativo del mondo scolastico e culturale del posto. Per oltre un ora e mezza la predetta platea di ex-alunni ed alunni,  di docenti ed ex docenti è rimasta incollata di fronte all’improvvisato podio ad ascoltare le varie declamazioni sulle opere poetiche e sulle traduzioni greco-latine prodotte da Michele Coco, scomparso nell’agosto del 2008 quando era al culmine della sua maturata esperienza di uomo, di dirigente scolastico e soprattutto di creativo, avendo regalato alla comunità una moltitudine di pubblicazioni di genere vario.

 C’è di più. Ad arricchire ulteriormente l’evento ha contribuito la famiglia dello scomparso, con la decisione di donare alla predetta scuola la sua nutrita biblioteca (circa 2500 vv). Per lo più si tratta di testi classici latini, greci ed italiani di chiara  derivazione ed utilizzo scolastico. La manifestazione in parola è stata giudicata da subito di ‘grande respiro  intellettuale e di forte impatto emotivo per l’intera cittadinanza”. Tutto questo sarebbe capitato, come sottolineato a ripetizione dalla simpatica e pimpante coppia dei presentatori, impersonata dai docenti Carla Bonfitto e Gianpasquale La Riccia, similmente alla una ‘ciliegina sulla torta’ , in quanto pensata ed attuata, a loro dire,  a conclusione di un anno denso di avvenimenti culturali e di varie iniziative artistiche volte a promuovere ed arricchire l’offerta formativa del Classico.

Il sindaco Michele Merla, dal canto suo, oltre a salutare e a ringraziare la famiglia Coco, si è detto felice per siffatta donazione, perché la stessa si aggiungerebbe ad altri importanti ‘fondi’ messi a disposizione del pubblico in passato da donatori e istituzioni, come la fondazione Angelo e Pasquale Soccio, il ‘fondo’ Tusiani , quello dello storico Tommaso Nardella, ecc. Materiale che contribuisce a rendere San Marco una capitale della cultura in tutti i sensi. Ha fatto sapere, altresì, che l’Ente locale sta lavorando sodo al loro potenziamento fruitivo in virtù della messa appunto di un progetto finanziabile con i fondi europei. Ma chi è Michele Coco? Ecco in sintesi la risposta scaturita da una breve bibliografia ricostruita sulla scorta del ‘dire’ di un alunno.

Grande latinista e grecista, il ‘festeggiato’ odierno  ha tradotto, attualizzando lo spirito e la creatività, poeti latini, come Catullo e greci come Saffo, Archiloco, Acmane, Mimnerno, Anacreonde, ecc. S’interessò pure dei cosiddetti epigrammisti (Dioscoride, Callimaco, ecc,). Molti scritti sul tema sono stati pubblicati anche sulla prestigiosa rivista milanese ‘Poesia’. Tra le sue opere frutto di traduzione vanno menzionate Tremendo è Amore (2004) , Liriche e frammenti (2005) e Carmina di Catullo . Ha tradotto e curato, altresì, un’antologia della scrittrice spagnola Juana Castro. Raffinato e sensibile poeta, egli stesso, ha pubblicato Momenti (1968), Palinsesto con epitalamio (1975), Taccuino di viaggio (1992), Diario Alessandrino… (2001), Galleria Minima (2007). Postumo nel 2010 è in vetrina la traduzione di Medea di Lucio Anneo Seneca, donata al pubblico per l’occasione. A tessere le lodi più  ‘intime e rare’ ha provveduto Grazia, ultimogenita della famiglia presente in sala con la moglie Maria e fratelli Angelo e Lucia.

Lo ha fatto con accenti di visibile commozione, raccontando i passi salienti e le ‘virtù nascoste’ del padre, che lontano dai vizi degli altri umani, amava trascorrere durante le pause scolastiche a dilettarsi leggendo, riflettendo e scrivendo nel suo ‘pensatoio’ ossia la biblioteca. Quindi, a salire in cattedra è stata la volta di Stefano Starace ex e ‘controverso’ alunno che ha scoperto ed apprezzato le doti dello suo maestro non con la passiva acquiescenza, ma con la contestazione. Quindi ha parlato di Luigi Tenco e  delle sue rappresentazioni a livello nazionale, valutando e presentando il neonato mini- gruppo ‘G.arte’, diretto dall’intraprendente Maestro Angelo Gualano, che subito dopo si è fatto ascoltare con grande piacere emotivo e scroscianti applausi dall’intera platea, grazie all’apporto della bella ed originale voce di Giulia Perta, che di certo in futuro farà parlare tanto di sé. Ad Maiora!