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Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, sabato 15 giugno 2019 - Festa grande per il pensionamento di una maestra d’asilo, al plesso onnicomprensivo “San Giovanni Bosco” di Rignano Garganico. Si tratta di Caterina Paglia, detta Rina, del posto (vedi foto). Se ne va dopo una vita di onorato servizio e credo nella missione educatrice testé svolta,  iniziata, giovanissima,  circa quarant’anni fa, prima nel privato e poi proseguita nel pubblico. E questo dopo aver superato l’apposito concorso per l’immissione in ruolo. L’anzidetto impegno è stato svolto a mezzadria tra la famiglia e  scuola, dedicando a ciascuno il suo cuore di mamma singola e poi di tutti.

 La festa di congedo si è svolta nell’ampio corridoio antistante le aule delle materne, per l’occasione addobbato a più non posso e stracolmo, oltre che di alunni, di docenti di ogni ordine e grado della fascia dell’obbligo e soprattutto dai genitori e dagli alunni più piccoli, per natura  vispi e chiassosi. A tenere il discorso di commiato è stata la vice preside Maria Rosaria Potenza, che ha detto tra l’altro che quella  odierna non è una festa d’addio per la collega, ma un momento educativo importante, perché inculca nei ragazzi il senso del tempo e della crescita. Impegno che sarà continuato con maggiore vigore ed ampiezza negli anni a venire, quando i contenuti dell’  ’apprendimento diventeranno maggiori e più difficili.. Quindi, ha ringraziato l’interessata per l’assiduità dell’impegno profuso in questi anni, che, data l’età, sicuramente gli alunni non dimenticheranno mai.

Quando essi  incontreranno in istrada la maestra  proveranno una fitta al cuore e ricorderanno gli episodi salienti della sua azione educativa. Parimenti  la maestra riproverà uguali sentimenti, allorché da nonna  si troverà di fronte ai nipotini. Nei loro occhi riscoprirà la tenerezza e la voglia di fare insita nella sua quarantennale esperienza. Il momento clou della giornata si è avuto, quando le rappresentanti della sua classe le hanno consegnato “Il pensierino” e un corposo  mazzo di fiori.  Nel prendere l’uno e l’altro, la maestra si è visibilmente commossa, abbracciando con le lacrime agli occhi i piccoli offerenti. Aprendo il cofanetto, i suoi occhi si sono illuminati. C’era un piccolo e grazioso orologio che lei si è promessa di portare sempre con sé, per ricordare in futuro momento dopo momento gli anni e le cose migliori della sua esperienza educativa. “Ringrazio tutti,  porterò sempre nel mio cuore, questo momento felice!”. Con queste parole ha iniziato e concluso il suo discorso di commiato.