Stampa 

Antonio Del Vecchio

Foggia, venerdì 16 settembre 2022 -  Ritorna in edicola per la seconda volta la rivista “Diomede”, a Foggia e dintorni. Lo è con il numero 2 da poche ore e già va a ruba, perché non solo mette in evidenza i fatti salienti della storia e della cultura, ma puntualizza le principali problematiche di attualità della Capitanata, con particolare riguardo al Capoluogo. Non mancano gli scoop e le foto cartoline rare sul passato della città. Per esempio quelle scattate dall’alto in luoghi spesso difficili da individuare. Sono luoghi e strade utilizzati a uffa dai nostri “nonni” e ricadenti quasi tutti nella parte centrale della città, che va dalla stazione ferroviaria sino a Via Arpi.

Percorso di passeggio serale assai frequentato sino pochi decenni fa. La novità assoluta di questa settimana è costituita da una delle prime auto o meglio locomobile progettata e costruita a Foggia. Si tratta di un fantastico ed accattivante modello, targato 1873, uno dei primi prototipi della storia automobilistica italiana e mondiale. Tutti i particolari sono descritti in articolo. A quanto si legge nell’apposito comunicato stampa diffuso in ogni dove tra appassionati, la rivista in parola è edita dalla Koinè Comunicazione di Foggia, sotto la direzione di Maurizio De Tullio Francesco De Vito. Si presenta in bella veste grafica a colori con una consistenza media di circa sessanta pagine e con cadenza trimestrale.

A volere fortemente la riedizione della rivista è stato lo stesso direttore De Tullio, unitamente al gruppo redazionale, sospinti e affascinati dai successi del passato, quando il periodico, di consistenza più ridotta era diventato un inseparabile punto di riferimento di informazione e cultura per tutti.  Tra l’altro, la rivista ospita nel nuovo numero la colloquiale ed esaustiva intervista di Loris Castriota Skanderbegh al Presidente del Comitato “Vola Gino Lisa”, Sergio Venturino. Lo fa ovviamente per sapere e far sapere di più circa le prospettive di sviluppo legate all’aeroporto di Foggia.

Segue la prima delle otto puntate con le quali vengono evidenziate le ragioni circa la concessione della cosiddetta “Bandiera Arancione” assegnati ai vari comuni prescelti dal Touring Club d’Italia. Tra queste c’è anche La “ridente” Sant’Agata di Puglia, definita dal suo autore, Rosario Brescia, un vero e proprio “museo di emozioni”. Altrettanto, contribuisce la bella e onnicomprensiva foto panoramica della città, che fa da copertina. Collegato all’argomento è l’annuncio in anteprima che nel prossimo numero ad essere trattati nell’ambito dello speciale “Bandiere Arancioni” saranno Biccari, “Rukola“, tra sputafuoco, trampoli e bolle magiche e Lucera con il suo assedio del 1268 -69 e la nascita della fortezza e di nuovo Sant’Agata con i bombardamenti del ‘43. C’è, inoltre, l’esclusivo su quando Foggia 150 anni fa aveva il suo primo quotidiano

C’è poi, l’approfondimento su Foggia, capitale dell’Italia ferroviaria, quale frequentatissimo nodo che univa con l’adriatica il Nord e Sud dello Stivale e trasversalmente Napoli e Roma, ruolo quest’ultimo rubato in tempi recentissimi da Bari con l’istituzione della linea superveloce per la Capitale.

Più avanti si tocca di nuovo il tasto dolente della storia di Foggia, seppellita giorno dopo giorno dall’incuria dell’uomo e dei governanti. Si fa riferimento, tra l’altro, al degrado della piazza antistante l’arco di Via Arpi dove si affacciano il Museo Civico, il Conservatorio di Musica e l’arco di Federico II, ultimo pezzo del suo palazzo reale e della vicina fossa granaria di Piazza Piano della Croce, l’unica ad essere sopravvissuta alla furia cancella tutto del fascismo, dei bombardamenti americani e delle ricostruzioni – restauro degli anni ‘50 e ‘60. 

C’è poi analisi comparata tra Foggia e Procida in termini di storia e di immagini sulla Madonna dei Sette Veli, protettrice di entrambi le città. Il medesimo tema è anticipato e descritto con acume da Nando Romano, che dopo aver definito il fenomeno “allodoxia” considera la storia dell’”Icona vetere” una leggenda romanzata o meglio in linguaggio attuale una ‘fake news’.

Dopo le date storiche da ricordare, le associazioni in vetrina, le segnalazioni editoriali e le domande e foto quiz, in “Arti e Spazi” si parla del disegnatore foggiano che sogna Sandman e le tartarughe Ninja” e del duo Nardella / Bizzarri su “La Capitanata noir alla conquista della Francia”, nonché nella rubrica dello “sport e dintorni” dell’intervista a Lucio Peruggini” su “L’architetto che volle diventare pilota…o viceversa”. Altresì del giro d’Italia del 1947 – 48, con l’ “emersione” dalla memoria del bersagliere foggiano Carlo Regina che precedeva i campioni ufficiali.

Il periodico si conclude in “Amacord” con “schiavi e schiave …per il diletto del padrone” e “il dolce profumo dello “Zaccheria. Arrivederci al prossimo numero!