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Mario Ciro Ciavarella

San marco in Lamis, domenica 10 gennaio 2016 -  Ma chi l’ha detto che l’anima non deve essere accompagnata da un bel corpo? Siamo stati abituati da piccoli ad avere un concetto della religiosità troppo legato al sacrificio, al dolore, alla bellezza non sempre utile nella vita. Tutto sbagliato: la bellezza dell’anima possibilmente deve essere accompagnata dalla bellezza del corpo. Un bell’aspetto si presenta bene davanti agli altri e davanti a dio. Aiuta anche a convertire chi ha ancora dei dubbi. Un prelato, una suora, insomma una persona di fede, predicando e spiegando la parola di dio, se ha una buona presenza… scenica, può benissimo convincere tante anime, che sono con un piede più al di là che non al di qua della conversione.

  Quando vengono organizzati i colloqui per i venditori porta a porta, richiedono giustamente anche la bella presenza. Con la quale è più facile convincere i potenziali acquirenti di aspirapolvere, creme per dimagrire, enciclopedie…

 Allo stesso modo hanno pensato a qualcosa del genere le suore Orsoline della Sacra Famiglia di Siracusa. Aprendo un centro benessere dotato di piscina, saune, bagno turco, solarium e tutto ciò che può rendere bello il tuo corpo.

 E a l’anima? In tutta questa storia l’anima dove la mettiamo? I massaggi, le creme, l’acqua che scivolerà sui corpi dei clienti delle suore Orsoline, penetrerà nelle carni dei fedeli per renderle più propensi al bene.

 Anche questo potrebbe essere un miracolo: il benessere fisico che trasforma l’anima del cliente. Più miracolo di così??

 Pensandoci bene nei vangeli c’è qualcosa che ha a che fare con massaggi e cose del genere, e che mettano in evidenza come il benessere fisico possa aiutare lo spirito. O addirittura incarnarsi in lui.

 L’episodio di Maria di Betania che lava con olio profumato (e quindi massaggia) e profuma i piedi di Gesù. Atto di riconoscimento della grandezza del Maestro, e nello stesso tempo Gesù gode anche nello spirito di quel trattamento, poichè capisce che quella donna si è pentita dei suoi errori e che ha scoperto la Verità nelle parole di quell’uomo, e ha rimediato con quell’atto… di massaggio ante litteram.

 “Lasciate che i pargoli vengano a me, perché di essi è il regno dei cieli”, disse Gesù rimproverando alcuni uomini quando videro che dei bambini venivano portati da lui dalle loro madri.

 I bambini all’epoca erano considerati esseri impuri, e quindi toccati da Gesù, anche lui poteva diventarlo. Ma Gesù cambiò le regole di quel modo di pensare, dicendo che i bambini poteva toccarli (e quindi massaggiare e accarezzare le loro teste, come fece).

 Un massaggio terapeutico fatto da Gesù sulle teste di quei bambini. Anche in questo caso un tocco anche se breve, ha fatto bene allo spirito. Bambini sicuramente diventati santi, essendo stati toccati direttamente dalla Grazia di Dio fin da piccoli.

 “Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente”.

 Un altro caso di massaggio, per rendere “bello e giusto il primo uomo” (doveva per forza essere bello... se il primo era brutto figuriamoci tutti gli altri…) Il primo massaggio… primordiale.

 Evidentemente il sentirsi toccare serve non solo per stare meglio, ma anche per dire che da quel momento sta nascendo qualcosa di nuovo. Come una nuova vita.

 E fanno bene le suore di Siracusa ad aprire un centro benessere, servirà a toccare le anime di gente che ha scelto proprio quel centro. E se la scelta è caduta lì, evidentemente c’è stato un passaparola.

 Come dire, in quel posto ti toccano non solo il corpo ma anche quello che c’è dentro. 

 

                                                                                       Mario Ciro Ciavarella