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Antonio Cera

New York, martedì 29 marzo 2016 - Come vede la Pasqua Joseph Tusiani. E, per sua fortuna, non ha visto quel che succede a S. Marco con l’impazzimento cronologico, organizzativo, religioso dei riti della Passione! Speriamo bene nel futuro, sempre che ne sia rimasto.

 

 

L’ULTIMA CENA

Questa mia Pasqua quest’anno la sento

come Gesù la sentiva, passando

ai discepoli amati il pane e il vino

che pane e vino non erano più.

Negli occhi aveva una luce di pianto

che, se adorando tu più la fissavi,

più ti accorgevi che il gioioso incanto

luce di lacrime non era più.

C’era una pace sicura e silente

in quel mangiare e bere misterioso:

sembrava si baciassero fratelli,

ma a un altro bacio pensava Gesù.

Uno di loro in segreto piangeva,

cercando di capire perchè a lui,

e solo a lui, toccasse il privilegio

di tradir con un bacio il suo Gesù.

“Anch’io son parte della Redenzione,”

e, queste strane parole parlando,

dal Cenacolo uscì. Mite e pensoso,

a fare il resto lo spronò Gesù.

 

 

Joseph Tusiani New York,