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Antonio Daniele

San Marco in Lamis, martedì 12 aprile 2016 - Il 17 aprile prossimo si terrà il referendum popolare sulle trivellazioni in mare per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi, tra cui petrolio e gas. Si tratta del cosiddetto referendum “No-Triv”: una consultazione per cancellare la norma (articolo 6 comma 17, terzo periodo, del codice dell’ambiente) che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo e fino a quando il giacimento lo consente.

 La vittoria del sì bloccherà tutte le concessioni per estrarre il petrolio entro le 12 miglia dalla costa italiana, quando scadranno i contratti. Si tratta di un referendum abrogativo. Affinché il referendum sia valido occorre, cioè, che vada a votare almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto e che la maggioranza dei votanti si esprima con un “Sì”. L’Azione Cattolica di Puglia ritiene che tali questioni meritino di essere prese in considerazione dalla società civile e quindi, dai gruppi e dalle Associazioni, a tutti i livelli. L’Azione Cattolica di Puglia - in questo tempo che ci separa dal referendum – desidera impegnarsi per informare i cittadini, sul referendum a cui i media nazionali non stanno dedicando la giusta attenzione; 

desidera stimolare i cittadini alla partecipazione referendaria e soprattutto evidenziare l’importanza di un voto responsabile; desidera favorire la diffusione del quesito referendario, attraverso la diffusione di materiali e la realizzazione nei diversi territori locali di incontri e iniziative. 

Il nostro filo conduttore che aiuta sicuramente nel discernimento è l’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco. Già il 1 settembre 2015, in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, avevamo espresso le nostre perplessità sulla questione delle trivellazioni nell’adriatico, e adesso, in occasione del prossimo referendum, ci sentiamo di esprimere il nostro “ SI “, non per aderire a qualche forma di partecipazione quale comitati per il SI, ma semplicemente per esprimere liberamente il nostro sentimento e la scelta in favore del Bene Comune e della Salvaguardia del Creato. Siamo convinti che, come dice Papa Francesco nell’ultima Enciclica, il Creato, è la “casa comune“ e l’uomo deve viverlo con senso di responsabilità e prendendosene cura.