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On. Angelo Cera

San Marco in Lamis, sabato 16 aprile 2016 -  Il PD di San Marco torna alla grande a fare il primo della classe e a dispensare lezioni a tutti, compresi Ispettori ministeriali, Corte dei Conti, Commissari governativi, funzionari, revisori, partiti, cittadini che vogliono liberamente esprimersi in un referendum. Ma l’arroganza è tale che non sanno nemmeno quello che scrivono e non starò qui a polemizzare con “rosiconi” che, come la volpe che non arriva all’uva, dicono che è acerba.

 La commissione d’inchiesta sui Consorzi di Bonifica, per esempio, che la sinistra ha sempre definito “carrozzoni”, è inutile, per il PD di San Marco, solo perché ne fa parte il consigliere Napoleone Cera: siamo al delirio, oltre che al livore incontrollato, che fa dimenticare a questi signori che il Presidente della Regione è un loro compagno.

 Sul dissesto, poi, siamo alle solite: prendono una frase di un qualche documento e fanno dire a quel documento quello che vogliono loro. Li ringrazio per questo perché così i cittadini possono ancora una volta toccare con mano l’attitudine a dire bugie di chi ha portato San Marco al dissesto, certificato non dalla mia amministrazione, ma da un ispettore ministeriale, dalla Corte dei Conti, dal revisore dei Conti, dal Ragioniere. Infatti, io invito tutti i cittadini a leggere la determina dei commissari dell’OSL di cui parla il PD e si capirà ben altro da quello che il PD vuol fare intendere.

I commissari in pratica dicono che le richieste di ammissione alla massa passiva, per essere liquidate con la procedura semplificata, che permette di risparmiare interessi e fare transazioni, hanno bisogno di una istruttoria precisa, che l’apparato burocratico (gli amministratori sono una invenzione del PD) non ha fatto e, pertanto, sono carenti di elementi per giudicare se sono competenza dell’OSL oppure no. Quindi, potremo trovarci di fronte non a debiti inesistenti, ma a debiti che comunque dovrà pagare il Comune o chi ha permesso le spese illegittimamente. Quindi al danno, la beffa: nonostante il dissesto, il Comune potrebbe dover far fronte ad ulteriori debiti con il proprio bilancio e non con i mezzi dell’OSL. E’ un po’ difficile, infatti, credere che professionisti, imprese, società di servizi, altri enti pubblici come L’Ambito di Zona, singoli cittadini abbiano reclamato crediti sulla base del niente (poi tutto è possibile, anche il millantato credito, è il caso di dire).

Prendiamo il caso dell’Ambito di Zona e degli usi civici: in tutto sono oltre 4 milioni di euro che potrebbero non essere di competenza dell’OSL. Questo significa che per i prossimi anni il Comune deve accantonare nel suo bilancio le somme da reintegrare (in 10 anni come stabilito anche dalla Regione sono € 400.000,00 all’anno). Ci rendiamo conto? Dove si trovano nel bilancio ordinario per 10 anni queste somme? Significa essere permanentemente in stato di dissesto.      Chi ha distratto quei soldi dalla loro destinazione (servizi sociali per i più bisognosi dei 4 comuni dell’Ambito) ha provocato un danno irreversibile per il nostro Comune. In altre parole questo significa che, mentre tutti gli altri debiti potranno essere pagati dall’OSL con misure straordinarie, il debito di 4 milioni di euro per i servizi sociali, invece, il Comune lo dovrà pagare con i fondi ordinari del bilancio ed il Comune sarà costretto a fare nuovi debiti all’infinito.

Quindi, cari professoroni del PD, purtroppo del passato saremo costretti a parlare e come, perché da quel passato vengono i guai attuali, e futuri, del nostro Comune, come ad esempio, oltre a quelli finanziari, aver approvato e poi revocato piani urbanistici illegittimi che hanno determinato, oltre che ingenti spese legali, la chiusura di una strada provinciale per anni. Certo che non si può dimenticare.

On Angelo Cera