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UDC sezione di SMiL

San Marco in Lamis, domenica 10 luglio 2016 -  Ambulanti d’Italia, ogni mercoledì restate alla larga da San Marco in Lamis, pena finire nella mannaia del sindaco Merla, primo cittadino e paladino della “salvaguardia delle zone aventi valore archeologico, storico, artistico e ambientale”. Messere Merla, come un novello Unto, è stato perentorio: via i mercanti dagli angoli delle strade sammarchesi; il mercoledì è giorno votato al Signore Commercio e nulla deve disturbare il regolare svolgimento del mercato settimanale.

 Regolare è una parola grossa. L’amministrazione comunale più che “mettere in regola” eventuali venditori ambulanti non autorizzati,  preferisce limitarsi a “regolare” il traffico cittadino, compromesso dalla presenza abusiva (da quello che pare leggersi nella ordinanza sindacale) dei venditori itineranti.

Eppure in Italia si svolgono quasi 5600 mercati, per un totale di oltre 230mila posteggi e con un fatturato che sfiora i 30 miliardi di euro e che consente lavoro a quasi 250mila addetti. Non a caso il commercio al dettaglio/itinerante è tra i comparti più attivi nell’economia nazionale ed è tra quelli che meglio hanno resistito alla crisi, sintomo che il sistema è vitale, in continua evoluzione, anche grazie alla crescente presenza di stranieri. I primi, evidentemente, a subire le ripercussioni di restrittive ordinanze sindacali.

Messere Merla non sarai mica razzista? Noi non lo crediamo. Crediamo che qualcuno ti abbia male consigliato, tra l’altro costringendoti a firmare l’ordinanza del 6 luglio u.s. senza neanche aver ascoltato i sindacati e le associazioni di categoria.

Cui prodest? Una domanda che resterà senza risposta. Inutile chiederla a Messere Merla.

Ma una curiosità, signor sindaco, deve soddisfarla. Ci può aiutare a capire quali sono le zone di San Marco in Lamis che hanno un alto “valore archeologico, storico, artistico e ambientale”?

Forse è il Canalone...

Sezione UdC

S. Marco in Lamis