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Comunicato inviato in redazione

San Marco in Lamis - venerdì 29 luglio 2016 - Ho appreso solo ieri, dalla lettura dell’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, che esistono indagini dei Carabinieri sulle elezioni amministrative svoltesi lo scorso 5 giugno nella città di San Marco in Lamis e che, a quanto pare, interesserebbero anche la mia persona. Da cittadino rispetto il segreto istruttorio, ma so anche che tale regola vale per tutti. La domanda che pongo è: come può l’entourage dell’Onorevole ex Sindaco di San Marco in Lamis essere a conoscenza di notizie coperte da segreto istruttorio? Non è forse la legge uguale per tutti?

C’è stato un ricorso al TAR Puglia in cui si chiede l’annullamento delle elezioni, denunce penali e un ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale di qualche anno fa, ma, ad oggi, nessuna sentenza di condanna è stata pronunciata. Sapete come si chiama questo? Uso della giustizia per fini politici.

Si può divulgare una notizia di indagini in corso senza verificare che gli indagati ne siano a conoscenza?

In Italia, e meno male, ciò che conta sono le sentenze e non le indiscrezioni né le cattiverie, ma soprattutto non esiste il reato di lesa maestà!

Noi intanto ripariamo e apriamo strade e spazi pubblici, regolamentiamo il commercio settimanale e ci adoperiamo tutti i giorni per ridare decoro e dignità ad una città dimenticata da anni dall’ex Sindaco e dal suo entourage.

Dott. Michele Merla 

Sindaco di San Marco in Lamis