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Mariano Domenico Guida

San Marco in Lamis - venerdì 24 aprile 2015 - Errare è umano, perseverare è diabolico. Anche quest’anno mi vedrò costretto a rendere omaggio al milite ed al giostraio. Domani è 25 aprile. Per molti di voi sarà San Marco Evangelista, per me ed uno sparuto gruppo di cittadini (sempre gli stessi, ormai ci riconosciamo) è la FESTA DI LIBERAZIONE. Sarà per convenzione, sarà per semplice dignità umana (quello che volete insomma), ogni anno scendiamo da Palazzo Badiale sino in Villetta per rendere omaggio al simbolo, come per dire grazie a tutti quei giovani e non che hanno lottato e sono caduti per noi, per me, per tutti.

Fondamentalmente mi ritrovo coinvolto nell’oltraggio alla memoria. Esagerato? CI sono altri problemi più grandi? Sarà ma, visto il silenzio costretto di chi non c’è più e non può urlare allo scempio, mi permetto di fare da megafono. È possibile che una zona pedonale posta di fronte ad un monumento molto importante per la cittadinanza sia l’unico luogo atto alla presenza di giostre? È impossibile chiedere al giostraio di spostarsi, per rispetto eh mica per capriccio, almeno il 25 aprile?

Sia ben chiaro, non è il solito attacco all’Amministrazione. Questo articolo è stato preceduto da chiamate, chiacchierate con un componente della suddetta. Ora spero che almeno il pubblico j’accuse possa servire allo scopo. Chissà….chissà… domani mattina abbiamo fatto il miracolo. Fatelo per Arnoldo almeno, lo sbandierato antifascista citato negli inviti a partecipare alla manifestazione. Tra l’altro, se leggo bene, non vedo scritto “ore 11.15 partenza per il Monumento e la Giostra”.

In alternativa, domani come sempre parteciperò e dopo aver sfilato mi vedrò costretto ad abbandonare la compagnia davanti al Monumento (ed alla giostra) e invito tutti quelli che un po’ ci credono a fare lo stesso.