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Antonio Del Vecchio

San Marco in Lamis, giovedì 8 settembre 2016 -  Ormai è certo il leader socialdemocratico Antonio Cariglia visse e frequentò le Scuole Elementari, a San Marco in Lamis, dove, orfano di madre , è costretto, a quattro anni, a seguire il padre Matteo, di cui si dirà. Ecco quanto siamo riusciti a sapere non più sulla scorta della sola e unica fonte orale (si veda nota bibliografica in calce)* ma anche documentale*. Matteo Cariglia nasce a Vieste il 4 /01/ 1898.

Il 18/02/1924 sposa in città Vincenza Armagno, dalla cui unione nascerà il 28 marzo dello stesso anno il figlio Antonio (il futuro parlamentare e ultimo segretario nazionale del PSDI dal 1988 al 1992). Quest’ultimo, perderà la mamma il 15 luglio 1928. A seguito del superamento dell’apposito concorso pubblico, il 24 marzo 1930 Matteo prende servizio come Comandante delle Guardie municipali di San Marco in Lamis, dove trasferisce la sua residenza. Il 2 febbraio 1933 sposa in seconde nozze Angela De Maria. In questa città montana cambia per cinque volte abitazione. Dagli atti risulta abitante in ordine cronologico ai seguenti indirizzi: Corso Umberto I (attuale Corso Matteotti) 192; Via C. Battisti, 39; Via Fabio Filzi 24; Corso Giannone, 183; Via della Vittoria, 48. Il 27 marzo 1936, avendo superato per la seconda volta l’apposito concorso, va via da San Marco in Lamis e raggiunge Pistoia, dove sarà Comandante dei Vigili Urbani sino alla fine dei suoi giorni.

Quando il padre fu trasferito a San Marco, Antonio aveva sei anni. Con ogni probabilità qui frequenta l’intero ciclo delle Scuole Elementari presso il Circolo Didattico “Balilla”, essendosi trattenuto in paese, come accennato, fino a 12 anni. Di questo percorso d’istruzione siamo riusciti a reperire due documenti . Si tratta del “Giornale della Classe / Registro delle qualifiche degli alunni” inerente all’anno scolastico 1933 – 1934 (IV classe) e l’altro a quello dell’anno scolastico successivo (V classe, sezione B). In entrambi i registri, al n. 3 dell’elenco troviamo Antonio Cariglia, figlio di Matteo, di condizione agiata e fu Armagno Vincenza, nato a Vieste il 28 marzo 1924, proveniente da scuola pubblica, iscritto il 27 settembre, abitante in Corso Giannone 183, vaccinato nell’anno 1932, non assistito da Patronato Scolastico, promosso alla classe successiva con una media finale di “lodevole”, ossia il massimo dei voti in tutte le materie, due assenze non giustificate.

La situazione si ripete pari pari l’anno successivo, con le seguenti eccezioni: l’assenza ingiustificata si riduce ad una sola; il cambio di abitazione che risulta essere Via della Vittoria 28; infine, tra le annotazione risulta l’iscrizione dell’alunno all’Opera Nazionale Balilla. Sicuramente il seguito degli studi di Antonio (medie inferiori e superiori) si sviluppò a Pistoia, a seguito del trasferimento e presa di servizio del padre, quale comandante dei Vigili nell’anzidetta città toscana.

N.B. *Giovanni Cammerino, Coppe della Rosella, con note di chi scrive, Foggia, Studio Stampa, 1994, pag. 52 <<…Il padre di Antonio Cariglia era il comandante dei Vigili urbani. Anche lui amava andare in bicicletta. Sempre in sella alla sua adorabile “Ballottina”, che aveva grandi ruote e freni a bacchetta, il tutore dell’ordine cittadino girava in paese e cintrollava ogni movimento, compiendo coscienziosamente il proprio dovere. Di statura longilinea, il padre del futuro dirigente socialdemocratico si distingueva a prima vista, in quanto teneva sempre inforcati sul naso un paio di occhiali. Chi sa, se li toglieva quando si trovava dietro la scrivania del Comando! Non l’ho mai visto senza. L’Ufficio dei VV.II. era ubicato presso l’attuale sede delal DC (nrd, oggi dell’Udc di Casini) in Corso Matteotti, allora denominato Coro Umberto I. Dirimpetto si trovava… la Casa del Fascio…>>. *Si ringrazia il Vigile Giuseppe Bonfitto per il generoso e fattivo contributo dato alla ricerca dei documenti.