Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, martedì 12 maggio 2015 -  La posizione fetale con la quale aspettiamo di uscire fuori dalle carni delle nostre straordinarie mamme… è curiosa. È come se si adattasse ad un… portaoggetti, o comunque un piccolo vano dove siamo depositati in attesa di vite o momenti migliori. Prima di nascere siamo stati lì, rannicchiati, tranquilli e sereni, in attesa del nostro… big bang vitale. La nostra esplosione alla vita che ci porterà a vivere tra gioie e dolori. Per poi rannicchiarci più o meno in quella stessa posizione quando qualcuno di noi raggiungerà l’età… avanzata. Tutti avremmo bisogno di una seconda vita. Visto che la prima, quella che viviamo, non sempre è quella che abbiamo sognato.

 

 Ma anche da… vivi, si può assumere quella posizione: raggomitolati in attesa che qualcuno ci faccia nascere… un’altra volta, nonostante siamo nati da alcuni anni.

 Un bambino della Costa d’Avorio di 8 anni, è stato trovato durante un controllo alla frontiera della polizia spagnola… in un trolley, una valigia in pratica. Raggomitolato in posizione fetale in quell’utero di dura plastica dotato di manico e rotelle.

 Il tutto è stato scoperto quando questo… utero di plastica è stato sottoposto ai raggi x.

 I poliziotti spagnoli quando videro quell’incredibile nascituro… già nato da 8 anni, rimasero senza parole. Era da una vita che voleva ritornare… in vita. Ma non lo poteva fare nel suo Paese, una nazione africana massacrata da guerre civili decennali, ma cercava una resurrezione terrena in Spagna, nel Paese di suo padre.

 Sembrava quell’immagine sul monitor della polizia di frontiera di Ceuta, una di quelle ecografie che si fanno regolarmente durante una gravidanza per controllare che tutto proceda per il meglio.

Quel bambino sembrava essere immerso in un liquido amniotico non naturale, ma artificiale, magari della stessa… marca del trolley. È come se quella valigia fosse stata costruita apposta per quel motivo: trasportare vite già nate per farle vivere dove è possibile vivere. Perché non ha senso nascere dove non è possibile vivere. Altrimenti non è vita!!!

Ed è quello che giustamente avrà pensato suo padre, dopo averlo caricato in quella valigia e spedito in Spagna dove lui già vive.

“Voglio per mio figlio quello che la natura non gli ha dato: cibo e dignità”

Già, correggere la natura o le distrazioni di un dio che non sempre riesce a tenere sotto osservazione il suo lavoro... non è cosa da uomini.

Cosa avrà pensato quel bambino, mentre aspettava la sua resurrezione… terrena in un paese dove la vita potesse essere tale?

Facciamo ipotesi:

- “Quando rinasco vorrei vivere in un paese dove le guerre e la fame non sono ancora state inventate. Perché gli inventori nel mio nuovo paese ancora non vengono… inventati. Ma si vive solo di quello che la natura ci dà.

- “Quando rinasco vorrei che mio padre e mia madre stessero sempre insieme e non divisi dalla mancanza di lavoro. Ma il lavoro non deve essere inventato da qualcuno. Ma ci deve essere dato appena nasciamo, come il nostro respiro.

- “Quando rinasco vorrei che i miei amici di giochi che ho lasciato nel mio paese africano, mi raggiungessero per continuare a giocare insieme. Alcuni con protesi, che non si possono permettere dove vivono oggi.

 - “Quando rinasco vorrei che le frontiere come quella che sto tentando di attraversare, siano abolite. Anche i trolley per viaggiare aboliti, anche i poliziotti aboliti, anche le ideologie abolite, anche le religioni abolite, anche la vita non giusta deve essere abolita.

- “Quando rinasco vorrei essere l’unico che abita su questo pianeta. Già ho sofferto: so io cosa è buono e giusto. Ci penso io!!!