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Comunicato Stampa

San Marco in Lamis, sabato 25 marzo 2017 - Eliot scriveva che “La tradizione non si può ereditare, e chi la vuole deve conquistarla con grande fatica”. Con questo spirito di conoscenza, recupero e voglia di riscatto della nostra identità culturale di popolo sammarchese, nei quattro Istituti coinvolti, Balilla, Compagnone, S. Giovanni Bosco - De Carolis e IPSIA, fervono i preparativi per la messa a punto dei prodotti risultanti dall'intensa attività di studio e ricerca da parte degli alunni sulla fracchia.

 Il programma "Le fracchie, il fuoco che unisce e accoglie", nato lo scorso anno come progetto pilota per avviare le giovani generazioni alla conoscenza delle motivazioni storiche, culturali e religiose che determinarono l'origine di questa secolare tradizione e perpetuarla nel tempo, ha allargato i suoi orizzonti, e anche quest'anno, patrocinato dall' Unesco, offrirà a tutta la comunità locale e non, stimoli di riflessione, approfondimento e speriamo volontà di impegno perché diventi forza motrice anche per un rilancio economico e turistico per il nostro paese.

L'intenso lavoro, già in atto da diversi mesi, coinvolge gli alunni delle classi quinte C e D del Balilla che realizzeranno con l’aiuto di esperti un corto animato sull'origine della devozione alla Vergine Addolorata a San Marco ed inoltre gli stessi saranno guide per i visitatori del museo della fracchia, che verrà allestito per la giornata del Venerdì Santo nei locali dell’edificio Balilla. I piccoli delle classi terze primarie del Balilla andranno alla scoperta delle fonti sulle origini della tradizione delle fracchie e accompagnati dai genitori e maestri fracchisti costruiranno la loro fracchia.

I ragazzi del Compagnone, oltre ad essere già autori di un articolo di giornale sulle fracchie pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, hanno il compito realizzare un fumetto che racconti la storia delle fracchie. Quest' anno il progetto si arricchisce anche del supporto offerto dagli alunni e dagli insegnati dell'Istituto Comprensivo " S.Giovanni Bosco-De Carolis" , che in un ottica di continuità coinvolge otto classi di ragazzi tra quinta elementare e prima media; come i loro colleghi si avvicineranno al mondo delle fracchie e con l’aiuto dei genitori e degli insegnati realizzeranno la loro fracchia. Nell'Istituto IPSIA, oltre allo studio, ci sarà per gli studenti la possibilità di essere gli esecutori materiali della costruzione di una fracchia rappresentativa del progetto, insieme a quelle degli altri istituti.

Le varie attività fanno capo all’Associazione “Le Fracchie di San Marco in Lamis”, che sta svolgendo un prezioso lavoro di coordinamento e supporto favorendo anche incontri con esperti e associazioni (Arciconfraternita dei sette dolori, Protezione Civile, maestri fracchisti e Comitato filatelico), aderendo ad iniziative di carattere turistico/promozionale e sostenendo attività di riconoscimento della fracchia, presso l'Unesco, quale bene immateriale dell'umanità. La grande vetrina multimediale consultabile sui siti www.lefracchie.it e www.lefracchie.eu nonché sui più conosciuti social network (Facebook, Instagram e altri) si arricchirà quindi di nuovi contenuti, diversi e vari nel rispetto dell'età, degli interessi, e delle capacità espressive -espositive degli autori, le giovani generazioni che, ci si augura, attraverso il recupero del passato, possano riappropriarsi di quella memoria e di quelle radici che rafforzano l’identità di una comunità, che la individuano e la rendono unica.