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Antonio Daniele

San Marco in Lamis, sabato 29 aprile 2017 -  Mancano poche ore all’incontro di Papa Francesco con l’Azione Cattolica nel suo 150° anniversario Ci siamo, mancano poche ore al grande incontro della famiglia dell’AC, circa centomila persone saranno presenti in Piazza S. Pietro, con Papa Francesco. Un incontro atteso, voluto, desiderato. Papa Francesco rafforzerà i soci di AC nella missione di portare l’annuncio del Vangelo negli ambiti ordinari della vita. L’incontro avviene all’inizio del cammino per il 150° anniversario della nascita dell’associazione avvenuta nel 1867, grazie all’intuizione di due giovani Giovanni Acquaderni e di Mario Fani.

 Da quel momento l’AC è stata un segno e una presenza nell’ambito ecclesiale e civile. Nel corso della sua lunga storia, l’Azione Cattolica ha svolto il compito di educare alla buona vita del Vangelo intere generazioni. Tra le sue file sono passate milioni di persone che in essa hanno riconosciuto un luogo dove apprendere di essere concittadini di Dio e di ogni uomo. L’Azione Cattolica che si presenta a Papa Francesco è un’associazione ricca di persone che hanno avuto il riconoscimento della loro santità, Santa Gianna Beretta Molla, Piergiorgio Frassati, Alberto Marvelli, Giuseppe Toniolo, Pina Suriano, solo per citare alcuni, ma anche di tanti che hanno svolto il loro servizio per il bene della nazione, Giovanni Bachelet, Aldo Moro, Giuseppe Lazzati, Giorgio La Pira, Giuseppe Dossetti, Oscar Luigi Scalfaro, Mino Martinazzoli, Benigno Zaccagnini e tantissimi che hanno vissuto il loro servizio nell’anonimato.

L’Azione Cattolica ha svolto il compito di dare una strada di democrazia, di partecipazione e di legalità partendo dal primato della fede: Pino Pistoni, Odoardo Focherini, Rosario Livatino,  Aldo Gastaldi, Luigi Pierbon che insieme a sacerdoti, donne e religiosi, sono stati la schiena diritta dell’intera nazione. Dopo 150° non si può vivere solo di ricordi e questo Papa Francesco l’ha capito e ha dato già il suo primo messaggio nell’incontro con i rappresentati dei 52 paesi dov’è presente l’Azione Cattolica: È necessario che l’Azione Cattolica sia presente nel mondo politico, imprenditoriale, professionale, ma non perché ci si creda cristiani perfetti e formati, ma per servire meglio. È indispensabile che l’Azione Cattolica sia presente nelle carceri, negli ospedali, nelle strade, nelle baraccopoli, nelle fabbriche.

Se così non sarà, sarà un’istituzione di esclusivisti che non dicono nulla a nessuno, neppure alla stessa Chiesa. Voglio un’Azione Cattolica tra la gente, nella parrocchia, nella diocesi, nel paese, nel quartiere, nella famiglia, nello studio e nel lavoro, nella campagna, negli ambiti propri della vita. È in questi nuovi areopaghi che si prendono decisioni e si costruisce la cultura. Il Papa vuole un’ AC tra la gente e per la gente, fondata sui quattro pilastri della formazione di ogni laico di Azione Cattolica: la Preghiera, la Formazione, il Sacrificio e l’Apostolato. E per il prossimo futuro raccomanda un’AC che sia lievito nel mondo secondo la propria vocazione: Non clericalizzate il laicato.

Che l’aspirazione dei vostri membri non sia di far parte del sinedrio delle parrocchie che circonda il parroco ma la passione per il regno. Non dimenticatevi però di impostare il tema vocazionale con serietà. Scuola di santità che passa necessariamente per la scoperta della propria vocazione, che non è esser un dirigente o un prete diplomato, bensì, e prima di tutto, un evangelizzatore. Domenica 30 Aprile in Piazza S. Pietro ci sarà anche una significativa presenza di laici di Azione Cattolica della nostra città di S. Marco in Lamis.