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Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, martedì 19 maggio 2015 -  Spesso sentiamo l’esigenza di coprirci gli occhi per non guardare le brutture della vita, e di tutto ciò che l’uomo è capace di fare. È un’esigenza primaria dettata dalla nostra coscienza di uomini e donne retti e corretti. Vorremmo vivere in un mondo, non dico perfetto… ma almeno nelle intenzioni.

 Ma gli occhi non riusciamo a chiuderli, sia per un fatto di… capire il mondo, se così si può dire; e sia perché siamo curiosi di vedere… come va a finire.  Eppure ci sono alcune persone che sono costrette a vedere il mondo attraverso… un filtro, un vero e proprio costume che indosseranno per tutta la vita. Non per proteggersi dai mali del mondo, ma per non esporsi ad essi (mettiamola così…)

 Sono le donne mediorientali che vivono loro malgrado sotto… il niqab, il velo integrale che copre tutto il corpo.

 Alcune donne indossano questo abito(?) con le feritoie davanti agli occhi (donne fortunate…) e altre nemmeno con le feritoie, con delle vere e proprie… zanzariere, che le separano dalla cruda realtà del nostro ASSURDO pianeta.

 Il fotografo Hassan Ammar, ha realizzato un servizio fotografico per farci partecipi visivamente di quello che queste donne vedono… con i loro occhi (mettiamola così…) 

 Le donne… scafandrate vedono un mondo ovattato, quasi sempre crepuscolare, sempre tramonti o notti fonde, mai giorni assolati, mai un sole vivo.

 Donne che vivono sempre nel dubbio del giorno e della notte, del bene e del male, dell’uomo che comanda o se è Dio a decidere per loro. Un mondo di dubbi e nessuna certezza.

 Qualcuno potrebbe pensare che sono in fondo fortunate: non vedono la realtà nuda e cruda, ma quasi dilatata come… qualità, come se fosse un’ovatta grande quanto il mondo che copre quello che di brutto può esserci.

 Ma le ingiustizie, le guerre e tutte ciò che la mente contorta umana può pensare e produrre, difficilmente potrebbe essere… abbellito dalla zanzariera messa sotto il niqab.

 Immaginiamo un dialogo tra una madre e la figlia che ha appena messo sulla testa e lungo tutto il corpo il nuovo abito che la porterà fino alla fine dei suoi giorni.

 “Mamma, perché prima vedevo il sole giallo e adesso lo vedo marrone, quasi nero?”, chiede la bimba  alla madre che da anni quel sole lo vede nero e a volte non lo vede proprio.

 “Figlia mia, devi sapere che crescendo noi donne siamo fortunate a vedere il sole di un altro colore. Gli uomini non sono ben voluti da Dio: altrimenti vedrebbero il sole di tanti colori, invece lo vedono solo giallo. Quindi, noi donne siamo ben volute dal Signore”, rispose la mamma.

 “Mamma, perché prima il viso di mio fratello era rosa e adesso lo vedo, mi sembra, di colore blu?”, chiede sempre la stessa ragazzina alla madre esperta… di colori.

 “Devi sapere che gli uomini cambiano la pelle diventando grandi. Tuo fratello lo vedi blu perché adesso è blu. Noi donne avremo sempre la pelle rosa, poiché siamo ben voluti da Dio e dagli uomini. Ritieniti fortunata, poveri uomini che cambiano colore ogni giorno che passa”, rispose la mamma premurosa.

 “Mamma, l’acqua che bevo, fino a pochi giorni fa era limpida e pulita, da qualche giorno la vedo… cattiva, mi sembra un’acqua cattiva: sempre arrabbiata”.

 “No, non è l’acqua che è cattiva, siamo noi donne che la vediamo così quando non abbiamo sete. Quando avrai sete veramente, la rivedrai pulita e limpida. Ringrazia gli uomini e il Signore che ci danno la possibilità di vedere l’acqua… che cambia umore”.

 “Mamma, papà mi ha detto che devo sposare per forza Omar, ma non mi piace a me piace Abdullah”, chiese preoccupata la figlia… quasi sposa a sua insaputa

 “Guarda bene, figliola, Omar è più bello. Non guardare attraverso il velo, guarda con il cervello. Il velo non c’entra con la nostra testa: è solo un regalo di Dio e degli uomini.

 E anche un marito è un regalo: non l’abbiamo mica chiesto noi”, spiegò la madre andata in sposa… ad un altro regalo fattole da Dio.

 “Mamma no, questo velo non mi piace. Non mi fa vedere bene come facevo prima”, iniziò a ribellarsi la figlia alla madre.

 “Figlia, ringrazia che noi donne abbiamo avuto la possibilità di vedere il mondo con tutte le sfumature che esistono.

 Gli uomini non ce l’hanno avuta questa fortuna. Gli uomini vedono il mondo sempre allo stesso modo, con gli stessi colori, senza sfumature.

 Gli uomini vedono il mondo con gli occhi. Noi  lo vediamo con l’anima”.

 Quando le due donne, mamma e figlia morirono, e successe lo stesso giorno, le venne tolto il velo da volto. E videro i veri colori del mondo.

 Ma non di questo, ma di quell’altro. Dove i colori esistono e non hanno i nomi dei colori del mondo degli uomini.

 Ma hanno i nomi che Dio diede loro… ma non ci è dato sapere. Solo chi non ha visto i colori del mondo degli uomini… potrà veder i colori con i nomi dati direttamente da Dio.

 Non ora, ma quando verrà il momento che tutti noi toglieremo il velo che copre i nostri occhi… uomini compresi.

 

                                                                              Mario Ciro Ciavarella