Redazione

San Marco in Lamis, giovedì 10 agosto 2017 - Potremmo scrivere fiumi di inchiostro, ma nulla può appagare la perdita di due nostri fratelli sammarchesi, Luigi e Aurelio Luciani, vittime innocenti di un'assurda guerra di mafia. La loro "colpa" è stata di essere degli onesti lavoratori e di trovarsi nel momento sbagliato e al posto sbagliato. Luigi e Aurelio Luciani due onesti sammarchesi dicevamo, dediti alla famiglia, al lavoro e al rispetto, in una terra, il Gargano, dove il rispetto dell'essere umano non ha nessuno valore morale.

 Non possiamo non condannare i carnefici di questa ennesima mattanza in provincia di Foggia. E allo stesso tempo pregare per le anime di questi nostri due fratelli strappati così precocemente dalla loro vita terrena. Ieri, in quella campagna nei pressi della stazione ferroviaria di San Marco, sono stati uccisi due nostri fratelli, due nostri figli due nostri padri. Siamo stati uccisi un po' tutti noi. Tutti quelli che credono nell'onesta, nel lavoro e nell'amore . Non permettiamo che accada mai più nulla di simile. Non permettiamo mai più di voltare lo sguardo neanche di fronte la più piccola ingiustizia.