Tonino Cera

San Marco in Lamis, mercoledì 10 giugno 2015 - Mentre erano alla ricerca spasmodica di ogni elettore, sempre con i tradizionali ma "collaudatissimi e potentissimi strumenti per accaparrarsi il consenso" ( i più maligni mormorano anche dell'uso più o meno spregiudicato di regalie e quant'altro, nel nostro come in altri comuni circonvicini!), il ricorso presentato alla Regione Puglia per la gravissima non ammissione ai finanziamenti per la ristrutturazione degli edifici scolastici veniva inesorabilmente bocciato.  Leggiamo quel che è contenuto nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 77 del 5 giugno 2015.

 La Determinazione del Dirigente Scuola, Università e Ricerca è la n. 16 del 20 maggio 2015 avente ad oggetto: Piano Triennale di edilizia scolastica 2015-2017 e piani annuali - Correzioni errori materiali e integrazioni. "...I Comuni di Latiano e S. Marco in Lamis, rispettivamente inseriti nell'elenco delle pratiche inammissibili di cui all'allegato 2 della D. D. n. 12/2015 con la seguente motivazione: "Mancata sottoscrizione in forma digitale del modulo domanda da parte del legale rappresentante del soggetto proponente ai sensi dell'art. 9, comma 2 dell'Avviso Pubblico", hanno segnalato a mezzo pec che i documenti in questione caricati sul sistema erano correttamente firmati digitalmente e che, probabilmente, in fase di trasmissione i file sono risultati "corrotti", condizione questa che ha impedito la visualizzazione della firma digitale.

Pertanto, l'ufficio regionale preposto con nota ..... ha chiesto ad Innovapuglia Spa ( gestore del Portale Sistema Puglia) di verificare quanto evidenziato dai predetti enti. Con nota prot.........la responsabile del progetto Sistema Puglia, in merito alla predetta richiesta, ha specificato che per entrambi gli enti (il) documento denominato "Formulario di domanda firmato digitalmente" non risulta firmato digitalmente. Inoltre, nella stessa nota si riferisce che "La denominazione dei documenti viene assegnata in maniera standard dalla procedura telematica in fase di caricamento, ed è strettamente collegato al campo della procedura nel quale si effettua l'operazione di upload.
 
Il sistema, dal punto di vista tecnico include i documenti così come allegati dall'utente all'interno degli archivi di sistema, assegnando un nome logico per meglio indirizzare l'istruttoria da parte della Regione Puglia, ma in nessun modo può intervenire nel contenuto del documento. Pertanto, se il documento è firmato digitalmente nella fase di upload da parte dell'utente rimane nelle stesse condizioni nella fase di archiviazione. Da verifica tecnica effettuata mediante i software FirmaCerta di Namirial e Dike di InfoCert, risulta che i due documenti referenziati sopra effettivamente non contengono alcuna firma digitale". .....Preso atto che a seguito delle risultanze delle predette attività di verifica è necessario procedere: ......c) di riconfermare l'esito negativo per le istanze relative ai Comuni di Latiano e S. Marco in Lamis.
 
Ora, in situazioni normali dopo quel che si è letto il/i responsabile/i andrebbero a casa, e lì li costringerebbero a restare per il resto dei loro giorni. Mai più, e in nessun caso, potrebbero mettere più piede in uffici o avere più incarichi di qualsivoglia natura nell'ambito della pubblica amministrazione. Ma ciò a S. Marco non accade, e, io credo, che mai accadrà! Cerchiamo di capire il perché.
 
Stiamo parlando di un danno erariale, questo sì grave e senza rimedio, di 700.000 euro ( stiamo ancora aspettando risposte per un altrettanto danno erariale gravissimo che è quello dei 160.000 euro per il pateracchio denominato Parco Avventura!). Per i danni erariali e per i debiti di cui straparla o straurla da anni, nonostante invochi, anche con offese e con veri e proprie dichiarazioni diffamatorie ( si guardi l'intervista - sic!!!- a TVGargano.it dell'8 giugno scorso), interventi di magistrati e delle forze di polizia preposte, anche i sassi sanno che nulla c'è di vero.
 
E, dunque, mettiamo uno dietro l'altro i tasselli di quello che può senz'altro essere definito come l'esempio assoluto della disamministrazione.
 
- cominciò l'ineffabile Vicesindaco che alla notizia del "capolavoro", sentenziò che nulla era da rimproverare all'amministrazione, ma che era la Regione ad aver sbagliato ( e con un raro e malcelato senso del miglior umorismo all'italiana sparò la famosa frase :" E' colpa di Vendola!"); e, continuò deciso e sicuro del fatto suo, che se non fosse stato per la Festa di S. Nicola e per la conseguente chiusura degli uffici a Bari, tutto sarebbe stato già risolto; si erano fatti sentire via telefono ma senz'altro, con sprezzo del pericolo, si sarebbero recati a Bari in macchina (!?!?);
 
- poi, è entrato in campo S. I.à il Sig. On. Sind. che da par suo ha chiarito che: a) non c'era stato nessun errore, che al massimo mancava una firma digitale su tre ( ".. la responsabile del Progetto Sistema Puglia...ha specificato che per entrambi gli enti - Latiano e S. Marco in Lamis- (il) documento denominato 'Formulario di domanda firmato digitalmente' non risulta firmato digitalmente"), ma guarda un po', che sfortuna solo una firma su tre; la Regione informa, invece, che il documento non risulta firmato affatto, altro che una firma; ma la cosa che interessa è: chi avrebbe dovuto firmare è il legale rappresentante dell'ente: chi è costui? e, perché non lo ha fatto? b) che nessun finanziamento era stato assegnato e che prima che ciò avvenisse tutto sarebbe stato chiarito, anche con un ricorso al TAR (sic!): che fine ha fatto il ricorso? a quale
professionista è stato affidato l'incarico? (naturalmente, ma questo chi legge lo sa, queste sono tutte "domande inutili");
 
- la determinazione del Dirigente è dello scorso 20 maggio, per tutta la campagna elettorale, mentre, almeno da parte di chi scrive, si denunciava la gravissima inadempienza, sul palco del partito del neoconsigliere regionale nulla si rispondeva ma come al solito si gridava all'odio, al livore, all'invidia e, addirittura,  al piacere che io provavo per quello che S. Marco perdeva ( nella nota pubblicata sui siti sammarchesi da parte di S. I.à  mi si accusava anche di non adoprarmi presso l'assessore preposto allo scopo di risolvere la questione).
 
L'altra sera mi è stato riferito (non ero a S. Marco per il mio consueto girovagare per figli e nipoti) che S. I.à gridava contro i sammarchesi che, a suo dire, lo tradirebbero nelle urne mentre lo dovrebbero ringraziare per il tanto bene che elargisce ai tanti che a lui si rivolgono. Al di là dei risvolti offensivi che simili atteggiamenti denotano ( d'altronde egli è figlio di un candidato che alle elezioni provinciali di moltissimi anni fa  così concluse un suo comizio: " .... e se non mi voterete, cari concittadini, mi farete un baffo!", lo ascoltarono e gli fecero anche il contropelo!!), se non è questo una sorta di delirio di onnipotenza mi si dica come chiamarlo: con tutto il male che ha fatto e che sta facendo alla nostra città! Poiché,poi ed infine, reclamare pubblicamente di essere votato per il bene che fa ai cittadini che a lui si rivolgono per questa o quella utilità una volta si chiamava "clentelismo"!
Ecco perché alla fine nessuno pagherà!
 
P.S. Credo che molti si chiedano in questi giorni se il neoconsigliere regionale chiederà, come per legge, l'aspettativa per motivi amministrativi al suo datore di lavoro che risulta essere ENELSOLE, l'azienda che dall'anno scorso gestisce tutto quello che riguarda l'energia elettrica della nostra cittadina. Sì, il servizio per il quale rispetto a due anni fa paghiamo, euro più euro meno, circa il doppio! Ce lo dirà? Mah.
 
 
Tonino Cera.