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Redazione

San Marco in Lamis, lunedì 22 giugno 2015 -  Il 27 giugno prossimo la Città di Teora (Av) ricorderà la figura di Gabriele Tardio, volontario del terremoto del 1980 in Irpinia. L’iniziativa voluta dal Sindaco di Teora, dott. Stefano Farina, consisterà nello scoprimento di un’immagine di Gabriele Tardio collocata nella chiesetta di San Vito. Nei giorni immediatamente seguenti il tragico sisma del 23 novembre 1980, Gabriele Tardio, insieme con altri ragazzi sammarchesi, si recò sui luoghi e assunse il pietoso compito della ricomposizione e sistemazione delle salme che man mano venivano trovate tra le macerie.

 Su indicazione della Prefettura di Foggia, la mobilitazione della Città di San Marco, consistita nell’invio di ogni genere di soccorso, ebbe come destinazione la piccola città di Teora, al centro del cratere del terremoto, duramente colpita e praticamente rasa al suolo. Le squadre di volontari partite da San Marco videro accomunarsi giovanissimi sammarchesi di ogni associazione e credo politico e religioso (Scout, Donatori di Sangue, Circolo Varalli, Sezioni giovanili di vari Partiti, Associazioni Cattoliche, Medici e infermieri dell’Ospedale Umberto I, ecc.) in un gesto comune di grande solidarietà.

Furono una ventina i ragazzi partiti da San Marco che per primi arrivarono a Teora, tra cui appunto Gabriele Tardio, Raffaele Nardella Bruno La Sala, Angelo Ciavarella, Emanuele Leggieri, Ciro Pignatelli, Tonino Tenace, Peppino Zagaria, Tonino Ciavarella Luigi Villani ed altri a portare aiuto e conforto alla popolazione teorese.

Fu proprio nella chiesetta di San Vito che Gabriele, insieme con Raffaele Nardella, Angelo Ciavarella, Bruno La Sala, svolse il suo incarico dando la dignità che meritavano alle vittime del sisma, ripulendole, identificandole e sistemandole per l’ultima dimora. Teora contò 157 morti. L’opera di Gabriele e dei suoi amici, svolta in assoluto anonimato, fu richiamata dalla comunità di Teora nel 1982 con l’apposizione sulla facciata della chiesa di una lapide commemorativa delle vittime.

“AFFRATELLATE IN SUBLIME OLOCAUSTO / DA MANO SACERDOTALE BENEDETTE / 157 VITTIME DEL SISMA / IN QUESTA SALA / DIVENUTA TEMPIO ED ALTARE / PIETA’ UMANA RACCOLSE RICONOBBE / E LACRIMANDO IN BARE COMPOSE / PER DEGNA CRISTIANA SEPOLTURA / 23 NOVEMBRE 1982 / A RICORDO / LA CITTADINANZA”

A distanza di oltre trent’anni sono ripresi i contatti tra la comunità di Teora e gli allora giovani volontari sammarchesi che si distinsero per il pietoso e prezioso incarico svolto; Gabriele Tardio, che amava definirsi Cittadino del Mondo, a seguito della sua scomparsa troverà spazio perenne nella città che lo ha visto protagonista in quei tragici giorni.

Alle ore 17,00 di sabato 27 giugno, dopo la presentazione di un libro sui terremoti, ci sarà il ricordo di Gabriele affidato al Sindaco di Teora, dott. Farina, al Sindaco di San Marco in Lamis all’epoca del terremoto, prof. Giuseppe Soccio, e agli allora giovani volontari Avv. Angelo Ciavarella e Raffaele Nardella.

Nell’occasione l’artista sammarchese Michele Tancredi farà omaggio alla Città di Teora di una sua opera che verrà collocata nella locale pinacoteca, quale testimonianza di affetto di tutta San Marco.

La Fondazione “Pasquale e Angelo Soccio” inoltre farà omaggio di un cofanetto in pelle contenente 118 riproduzioni anastatiche delle pagine dei giornali originali dei giorni immediatamente successivi al terremoto. Tale omaggio permetterà agli abitanti di Teora di conservare la memoria storica documentata del tragico evento del 1980.

La serata si concluderà con uno spettacolo musicale offerto dal noto gruppo musicale FESTA FARINA E FOLK.