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Nicola Maria Spagnoli

San Marco in Lamis, mercoledì 22 luglio 2015  -  Non voglio trattare, anche perche’ proprio non me ne intendo, l’argomento default, o dissesto o fallimento del Comune anche se ho capito una cosa, che d’ora in poi aumenteranno, se ancora possibile, le tasse per risanare le casse del Comune ma lui non sara’ piu’ tenuto a pagare completamente i suoi debiti. Non mi pare giusto, ma nel mondo purtroppo non c’e’ solo questa ingiustizia e non posso far altro che concordare con il poeta quando dice «E' una banalità pensare che il fallimento riguardi la sola vita di Palazzo Badiale e dei suoi inquilini: è l'intero paese che è imploso, piegato su se stesso; spento negli interessi; nave in balia delle correnti senza nessun timoniere».

 Per quanto riguarda la cultura, l’arte nello specifico so soltanto che non faremo piu’ nulla nel Minimuseo, non potremo fare altro che delle perfomance solitarie come questa un po’ extramoenia da diffondere solo in rete e basta. Per partecipare alla vita culturale del Paese, alle Settimane della Cultura, alle Giornate europee della Musica, alle Giornate europee del Patrimonio un minimo di documentazione e’ stata e sarebbe pur sempre necessaria. E su questo fronte una locandina, una volta si un’altra no, il Comune ce l’ha concessa negli anni passati ma e’ evidente che queste cose, che comunque sia un po’allargano gli orizzonti della Valle, non saranno piu’ possibili.

Non saranno possibili altre richieste cosiddette culturali come la illuminavzione, la valorizzazione dell’antica torre che ci ospitava (che soffre di infiltrazioni dal marciapiede comunale n.b.!),che da anni porta il nome di Minimuseo, che come sito viene gestito, unico caso, dal Mibact e che piano piano poteva diventare, non dico Maxxi, ma almeno Midi. Non sara’ possibile occuparsi di siti monumentali storici come il, non senza sforzo ma solo privato, vincolato Eremo di S. Agostino o di seguire l’iter della candidatura delle Fracchie a Patrimonio immateriale dell’Umanita’ dell’Unesco (a tutt’oggi l’unico bene immateriale pugliese candidato).

Perche’? Perche’ altri saranno per legge gli obiettivi e le priorita’ che “ il fallimento” impone. Tante altre cose d-ora in poi saranno prioritarie per cui non ci restera’ che, ogni tanto, accendere l’attenzione anche su queste cose, a parer mio non secondarie perche’ “non di solo pane vive l’Uomo” a meno che non ci si impedisca anche di sognare.

                                                                                            Nicola M. Spagnoli