Raffaele Fino

San Marco in Lamis, lunedì 6 maggio 2019 - Questa  non è una contro replica a quanto scritto dall’assessore Sassano a seguito del  mio intervento sul “Piano di zona 167 Borgo Celano – Santa Rita”. Non ce ne sono i motivi, perché nel mio intervento non c’era nessuno intento polemico, ma solo l’intenzione di richiamare l’attenzione su un problema che, a 41!!! anni di distanza ancora non si risolve e per i quale tutti quanti (maggioranza, minoranza, burocrazia, cittadini) abbiamo il dovere di scrivere la parola fine. Quelle che seguono sono, quindi,  soltanto delle semplici precisazioni:

 1 – E’ vero che il Consiglio di Stato si è pronunciato solo sul rigetto dell’istanza di affrancazione dei 979 mq presentata da un privato cittadino, ma è altrettanto vero che la mancata assegnazione dei 979 mq alla coop. Santa Rita V ,nel corso di questi 41 anni, ha avuto una ricaduta e un impatto notevoli  sia sull’iter di approvazione della 167 Borgo Celano-Santa Rita sia in termini di contenziosi e spese legali, ivi compresi risarcimenti e demolizioni. 

2 – E’ vero che la sentenza del TAR Puglia è del 2011 e che “ben avrebbe potuto essere eseguita durante il mandato della precedente Amministrazione nella quale” lo scrivente “ era appunto vice-sindaco”, ma il buon senso, su consiglio anche dell’avvocato che difendeva il Comune, consigliava di attendere eventuali ricorsi. Puntualmente presentati. Chiedo: quante sentenze erano in passato e  sono nel presente eseguibili, ma non sono state eseguite e non si eseguono perché pendevano/pendono ricorsi? E’ giusto aspettare per queste sentenze la decisione definitiva. E’ questione di buon senso. Nessuna colpa va addebitata all’assessore al contenzioso in carica e ai responsabili di competenza, se non le eseguono.

3 – Per quanto riguarda il recupero delle spese di lite in favore del Comune ne davo notizia per  il semplice fatto che era una delle poche vertenze, nella storia del Comune di San Marco in Lamis, a chiudersi con la condanna dei ricorrenti a rifondere al Comune le spese di lite e non con la compensazione delle spese, come generalmente avviene.

4 – So bene che spetta ai responsabili dei vari settori coinvolti  l’esecuzione della sentenza. Come so che, per quanto di competenza, sia il responsabile dei servizi di Ragioneria che quello dell’Urbanistica e Patrimonio hanno adottato parte degli atti conseguenti alla sentenza. Ma so anche  che c’è un aspetto politico cui l’intero Consiglio Comunale, nelle sue articolazioni,  non può sottrarsi.

Infine consentitemi una precisazione. Dal dibattito sviluppato potrebbe nascere l’equivoco che terreni demaniali siano soli i 979 mq oggetto del contenzioso. In realtà è tutto il Piano di Zona Borgo Celano-Santa Rita che poggia su terreni demaniali. I 979 mq sono una parte dell’intera superficie assegnata alle 5 cooperative Santa Rita.

 

di Raffaele Fino