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Redazione

San Marco in Lamis, venerdì 4 ottobre 2019 - Aladdin, il film Disney live-action diretto da Guy Ritchie, vede protagonista il personaggio del titolo (Mena Massoud), un amabile ragazzo di strada ansioso di abbandonare la propria vita da furfante poiché convinto di essere destinato a qualcosa di più grande. Dall'altra parte della città di Agrabah, la figlia del Sultano, la Principessa Jasmine (Naomi Scott), coltiva a sua volta i propri sogni.

Desidera una vita fuori dalle mura del palazzo e vorrebbe utilizzare il proprio titolo nobiliare per aiutare gli abitanti di Agrabah, ma suo padre è troppo protettivo e la sua dama di compagnia Dalia (Nasim Pedrad) non la perde mai di vista. L'obiettivo del Sultano (Navid Negahban, voce italiana di Gigi Proietti) è trovare un marito adeguato alla figlia, mentre il suo leale e fidato consigliere, il potente stregone Jafar (Marwan Kenzari), è frustrato dall'atteggiamento passivo del Sultano nei confronti del futuro di Agrabah ed escogita un piano per impadronirsi del trono.

Quando Jasmine visita il mercato travestita da popolana, Aladdin viene in suo soccorso e rimane subito colpito dalla sua bellezza e dal suo spirito impetuoso, pur non avendo alcuna idea della sua vera identità. Dopo averla seguita a palazzo, viene coinvolto nel piano malvagio di Jafar ed entra in possesso della magica lampada a olio di cui lo stregone voleva impadronirsi: accidentalmente, Aladdin evoca il Genio (Will Smith) che vive all'interno della lampada. Il Genio è un essere pittoresco e straordinario ed esaudisce il desiderio di Aladdin, che vuole diventare una persona degna dell'amore di Jasmine e del rispetto del Sultano: il principe Alì.

Mentre Aladdin e il Genio diventano amici, anche Jasmine subisce il fascino del ragazzo. Insieme i due si imbarcheranno in una pericolosa ed elettrizzante avventura, che metterà alla prova la loro fiducia in se stessi e l'amore che nutrono l'uno per l'altra.  L'originale Aladdin (1992, uscito in Italia un anno dopo nel 1993) fu diretto da John Musker & Ron Clements, che avevano tenuto a battesimo il cosiddetto Rinascimento Disney degli anni Novanta. Autori già di Basil l'investigatopo (1986) e La sirenetta (1989), i due avrebbero poi diretto Hercules (1997), Il pianeta del tesoro (2002), La principessa e il ranocchio (2009) e Oceania (2016). Il loro Aladdin rappresentò il penultimo atto dei grandi incassi del Rinascimento Disney, con 504 milioni di dollari, prima del botto col Re Leone (1994) e la successiva discesa inesorabile iniziata da Pocahontas (1995).

Questo remake ha stentato a decollare, nonostante gli ottimi risultati dei recenti rifacimenti dal vivo Disney, per la difficoltà nel trovare gli interpreti dei due giovani Aladdin e Jasmine: alla fine la scelta è caduta su Mena Massoud e Naomi Scott, rispettivamente un egiziano-canadese e un'anglo-indiana. Il cast finale è un melting pot asiatico, con l'olandese-tunisino Marwan Kenzari per Jafar. Regista del nuovo Aladdin è Guy Ritchie, re della commedia action in salsa britannica, al suo primo film per famiglie: pare abbia accettato per far piacere ai suoi figli, che non hanno ancora potuto vedere il resto della sua produzione (Snatch, Rocknrolla, Sherlock Holmes). Stando a Guy Ritchie, regista ma anche cosceneggiatore del film, non c'è stato mai alcun dubbio nel volere Will Smith nei panni del Genio, realizzato parzialmente in performance capture.

Anche se il fantasma della straordinaria performance vocale originaria di Robin Williams aleggiava su chiunque avesse accettato, Smith e Ritchie hanno convenuto che c'era spazio per creare un Genio "alternativo" (e hip-hop), che non s'impelagasse in un'improbabile imitazione di Williams. La prima canzone registrata da Smith è stata "Un amico come me" ("Friend Like Me"), una di quelle firmate da Alan Menken (musiche), su testi del compianto Howard Ashman, che morì durante le prime fasi della lavorazione dell'Aladdin originale, ancora prima che uscisse il suo capolavoro La bella e la bestia (1991). Per le ulteriori canzoni, Ashman fu sostituito dal paroliere Tim Rice, mentre i due brani aggiuntivi di questa nuova versione sono a cura dello stesso Menken e dei compositori Benj Pasek e Justin Paul (La La Land)  fonte: www.comingsoon.it