Redazione

San Marco in Lamis, sabato 7 marzo 2020 - "Nua sime forte, sime santmarchise" -  In un momento che segnerà un pò tutti, c'è cha ha già tanta voglia di ricominciare, uniti più di prima. Tutto questo trapela nei versi di Raffale Nardella e la sua "Tarantella Malata" un inno alla vita alla voglia di lottare uniti per combattere un nemico comune rappresentato da un essere microscopico e invisibile.  Tarantella Malata: "Una disgrazia peggio del terremoto, Facciamo tutto quello che dicono i sanitari, con la mascherina e senza toccare nessuno, aspettiamo il tempo per ritornare a ballare ..."

 Traduzione:  Nel duemilaventi, roba da non credere è accaduto questo fatto a San Marco in Lamis Una disgrazia, peggiore del terremoto adesso ce la facciamo sotto solo per uno starnuto Con la mascherina davanti al muso abbiamo paura del virus Non andiamo più in giro per le vie (del paese) a causa di questa epidemia Questa malattia, accidenti a lei é arrivata dalla lontana Cina Dal cinese al milanese è passata e il sammarchese si è infettato Adesso con attenzione, perché vogliamo vivere facciamo tutto quello che dicono i sanitari Con la mascherina e senza toccare nessuno aspettiamo il tempo per tornare a ballare Tamburello, nacchere e zichetebù (tamburo a frizione) di questa paura non se ne può più Devono capirlo tutti i paesi del circondario noi siamo forti, siamo Sammarchesi.