Redazione

San Marco in Lamis, venerdì 28 agosto 2015 -  Per l’ottava volta è andata. Tutto quello che è accaduto è storia di San Marco in Lamis e di tutti i sammarchesi. Nonostante la mattinata autunnale, che sicuramente ha scoraggiato molti a partire dalle città e dai paesi limitrofi, migliaia di persone hanno affollato le strade di San Marco in Lamis nella giornata più lunga dell’estate Garganica: Cchiù fa notte e cchiù fa forte, organizzata dall’A.r.c.i. Pablo Neruda e dall’associazione BorgoMagna con la collaborazione di tanti sodalizi sammarchesi.

 Una giornata all’insegna di divertimento, spensieratezza e voglia di consumare le ultime energie estive prima di affrontare il lungo inverno.Per il secondo anno consecutivo, il nostro team di fotografi coordinato da Alessandro Tricarico ha immortalato, gratuitamente e senza sosta, l’intera giornata, che qui di seguito verrà raccontata.

A chiusura del racconto, abbiamo deciso di analizzare e riflettere su alcuni punti con chiarimenti e proposte. Alcune cattiverie, per fortuna, si rispondono da sole.

Spero abbiate la pazienza di leggere e la forza di condividere.

 Dopo mesi di organizzazione, finalmente il calendario segna il 22 agosto.

Sveglia 6:00 del mattino. Caffè, maglietta con luna, ti affacci alla finestra e….noooo!

Tempaccio, nuvoloni, vento, pioggia… no, non può essere vero! Non può succedere!

Nonostante tutto iniziamo i preparativi, sempre con l’anima in conflitto tra entusiasmo e ansia.

Lo stand informativo è pronto. Arci RadioAttiva inizia a trasmettere on-air la diretta. Ce la possiamo fare!

La gente inizia ad affollare l’info point chiedendo programmi, acquistando magliette (tutte esaurite!) e riparandosi dalla persistente pioggia. Ad ogni sprazzo di sole, la crew dei fotografi saluta con un click le nuvole.

Nel frattempo, i più tenaci decidono di partire per due delle tre escursioni in programma: il Gruppo Speleologico Montenero accompagna i naturalisti verso la croce di Montecelano, da dove si vede il tetto grigio che avvolge San Marco; mentre Ludovico Centola, seguito da un fornito gruppo di turisti, passeggia per le strade di San Marco, raccontando la storia del paese tra nù cunte e nù mugnàle.

Ore 12.30, inizia il concerto aperitivo al Blue Moon con “Marcello’s blues band”. La festa prende corpo. Nell’affollato ingresso della villa ci si gode il sole, protagonista indiscusso della mattinata, tra un arpeggio ed uno spritz.

Ore 14.30 Parte anche la terza escursione per i sentieri del Gargano in mountain bike, capitanata dall’instancabile Angelo Gualano.

Ore 16:00 Arrivano le associazioni amiche sui due viali centrali: dalle chitarre battenti alla lotta alla mafia, dalle cooperative sociali alla birra artigianale.

Ore 17.00 Finalmente si entra nel vivo della manifestazione. Il maltempo è solo un brutto ricordo che ha segnato il passo, pur non avendo mai scalfito l’energia degli organizzatori.

Presso  l’Istituto comprensivo De Carolis/S. Giovanni Bosco, il dott. Angelo Pozzolante delizia con piccoli esperimenti scientifici centinaia di visitatori incuriositi, divertendoli ed avvicinandoli all’affascinante mondo della scienza.

Nel laboratorio ludico, in collaborazione con Urban Gallery di Foggia, sei artisti allestiscono la mostra “Horizons”, un suggestivo viaggio tra videoinstallazioni, arazzi e fotografie suggestive, con volti intensi scavati nell’immagine.

Dalle ore 18.00 raffica di eventi:  in contemporanea alla Festa dei colori in villetta (Holi fest), grazie a Francesco Giuliani parte la quinta edizione dello Swamp Music Festival. Carla indipendente realizza dal vivo due dipinti creativi per ArteFacendo, che andranno ad arricchire il laboratorio, diventato negli ultimi anni punto di riferimento per molti giovani di San Marco. E ancora, stage di tarantella nel centro storico La Padula, mentre “Li voce de jinte” interpretano l’ultima fatica di Mario Ciro Ciavarella: “Anime migranti”. Presso il campo sportivo, l’associazione Gargano Volo delizia i partecipanti con dimostrazioni di volo, pilotando aeromodelli ed elimodelli per la gioia di grandi e piccini. Presso il Service Point parte il karaoke, mentre in piazza Oberdan lo spazio dedicato allo sport emana energia allo stato puro grazie a Body Planet, Team Valente e Zumba ArteFacendo, con le frizzanti Anna e Laura.

Arriva il crepuscolo e le migliaia di persone in giro per il paese lasciano intendere che sarà una serata memorabile.

Nell’orto di Santa Chiara viene presentato il libro Vernice de core, a cura dell’officina letteraria La Puteca, mentre Corso Matteotti viene deliziato dall’eccezionale esibizione del Selfie Sax Quartet featuring Tommy B, a cura dell’associazione Santa Cecilia che, guidati dal M° Claudio Antonio Bonfitto, hanno presentato il loro ultimo disco. Intanto, qualche metro più giù, in prossimità della fiera del libro promossa dal Tabacchi Napolitano, il trio acustico 0882 si esibisce davanti a centinaia di persone.

La piazza centrale si prepara ad accogliere il concertone finale ed inizia a scaldarsi con i vincitori della scorsa edizione dello Swamp: la Stereotto Blues Band.

La musica sale, le mani si levano al cielo e, mentre al Blue Moon si esibiscono i Mida Maze ed in Villa comunale il CSI ospita l’estrazione della lotteria CFNCFF 2015, ci si prepara alle due band headliner di questa edizione.

Gli A Toys Orchestra sono musicisti d’eccellenza, e i tour internazionali lo dimostrano. La loro è stata un’apertura splendida, coadiuvata da sonorità pop/rock e contaminazioni derivanti dall’elettronica. Il loro romanticismo quasi astrale ammalia i tanti presenti e li accompagna in un viaggio ipnotico e sensuale. Chapeau!

Dopo lo “shock orchestrale” arrivano i Kutso. In questo caso a fare da padrona è l’energia rock della band. Autoironia, sonorità punk e performance da veri animali da palcoscenico. Il pubblico ne imita le movenze, salta, balla e ride con loro.

Possiamo dire che i Kutso rispecchiano Cchiù fa notte e cchiù fa forte. Ne hanno, in poche parole, interpretato l’anima.

Senza tregua, fino alle 4.00 del mattino, giovani e meno giovani hanno ballato, sudato e cantato in armonia e rispetto grazie al dj set composto dai vincitori del “dj talent factory”, evento off di Cfncff. Colazione per tutti e via, stanchi, confusi e soddisfatti ognuno nel proprio giaciglio.

La piazza finalmente torna a respirare.

E’ mattina, il calendario ormai segna il 23 agosto, tutto finito nel migliore dei modi, anche quest’anno.

E invece sembra di no. I commenti e le polemiche del giorno dopo sono d’obbligo, ma quando sono sterili per fortuna restano senza alcun seguito. Chi ha veramente goduto della festa dall’inizio fino alla fine, ha evidenziato l’enorme energia che anche quest’anno ha sprigionato Cchiù fa notte e cchiù fa forte (e questo è l’aspetto che ci rende orgogliosi e fieri di quello che facciamo).

Nonostante l’assenza di una vera critica costruttiva, abbiamo pensato fosse corretto rispondere e confrontarsi, anche rispetto ad articoli scritti forse troppo istintivamente.

In generale le polemiche riguardano tre aspetti: troppi stand che rendono la festa simile ad una fiera, immondizia e bagni.

Organizziamo CFNCFF da 8 anni e, credeteci, conosciamo i nostri limiti e i limiti di San Marco.

La festa è cresciuta esponenzialmente e con costanza. Questo è innegabile. Il nostro spirito è rimasto quello di sempre ed è legato alla cultura, alla musica e all’enogastronomia. Per mesi progettiamo, organizziamo ed attiviamo eventi culturali e musicali sempre diversi e di buona attrattiva. Un primo limite è l’enogastronomia. Molti persistono a voler vendere carne alla brace, nonostante le innumerevoli sollecitazioni da parte nostra per una sana innovazione che, in fin dei conti, significa valorizzare i prodotti della nostra terra e quindi “tornare alle origini”.

L’assenza totale di fondi pubblici ci vede quasi costretti ad ospitare stand che, con il proprio minimo contributo, ci permettono di continuare ogni anno a proporre l’evento. Magari avere dei soldi in più per poter rinvigorire la manifestazioni di artisti importanti!

Inoltre, con tutto il rispetto per la festa di San Matteo, è forse blasfemo paragonare i due eventi. Se proprio a qualcuno importa, si ricordi che il metro di giudizio non è certo il numero di bancarelle! Così si rischia di cadere nel banale oltre che nel ridicolo.

Ad onor di cronaca, tranne le associazioni e gli artigiani, tutti pagano la Tosap direttamente nelle casse comunali.

Per quanto concerne il fattore “immondizia”, cogliamo l’occasione per ringraziare ed applaudire il servizio ecologia, che ha ripulito tutto il paese senza lasciare traccia delle migliaia di persone che hanno fatto risplendere per una notte il nostro paese.

Altro punto critico: i bagni. Premettiamo che, grazie al Service Point Ciavarella e ArteFacendo i servizi pubblici erano attivi e quindi fruibili durante tutta la manifestazione. Sicuramente il numero di servizi igienici disponibili non è sufficiente e quindi cercheremo di provvedere per la prossima edizione.

Crediamo fortemente che la soluzione sia altrove. Ovvero nel coinvolgimento attivo dei giovani. C’è un enorme bisogno che ognuno senta e faccia propria la manifestazione e la città. Solo in questo modo, a parer nostro, diminuirebbe il problema che non è soltanto legato a CFNCFF.

Una critica, a questo punto, permettetela anche a noi. Siamo molto delusi da alcuni comunicati, perché crediamo non sia corretto giornalisticamente criticare un’intera manifestazione non avendo avuto la possibilità di partecipare agli eventi. I gusti sono soggettivi e personali, e non è corretto scrivere su portali letti anche da sammarchesi fuori sede e da turisti, senza un minimo di cognizione. Secondo il nostro parere, per manifestazioni così importanti, viste e seguite da migliaia di persone, i portali di comunicazione (media partner!) dovrebbero pubblicare articoli di redazione, seri e professionali con giornalisti presenti all’intera carovana di eventi.

La manifestazione si regge economicamente su due entrate: autofinanziamento (magliette e lotteria) e sponsorizzazioni di privati. Nessun finanziamento pubblico, solo imprese ed esercenti che credono nella manifestazione, tra cui Cardiac MC Consulenze, BCC S.Giovanni Rotondo e Caputo Grafiche, che ringraziamo infinitamente.

Vi siete mai chiesti a quanto ammonti l’enorme indotto economico che l’evento riesce a muovere? Beh, noi un’idea ce l’abbiamo e vi assicuriamo che stiamo parlando di cifre a cinque zeri. Per crescere ed innovare abbiamo bisogno del supporto di tutti.

Prima di chiudere volevamo ringraziare Nenna per l’enorme disponibilità dimostrata, il Gruppo Comunale di Protezione Civile, il comando stazione dei Carabinieri di San Marco (e colleghi) e il corpo dei Vigili Urbani di San Marco che, nonostante l’esiguo ed insufficiente numero di risorse professionali disponibili, hanno assistito e sorretto tecnicamente la manifestazione con numerose difficoltà.

Quest’anno è stato enorme il numero dei ragazzi che si sono avvicinati a noi per l’organizzazione della manifestazione. San Marco sono loro, e la conferma è il video proiettato in piazza: spaccato di una San Marco fresca, giovane, con le maniche rimboccate ed energia da vendere. Siamo tanti, tantissimi e sicuramente continueremo ad organizzare eventi degni di una città  importante come San Marco in Lamis.

Il nostro paese ha bisogno di queste forze per riprendere fiato, rimettersi in piedi e continuare ad andare avanti.

Cfncff, in fin dei conti, è solo una bellissima “festa di fine anno”. Adesso ci aspetta il suono di una campanella ed un nuovo anno di iniziative, eventi, dibattiti…

Il nostro paese è nella fase più triste della sua storia e, se non vogliamo soffocarlo definitivamente, l’unico modo è aprire gli spazi alle nuove idee, alla freschezza e ai giovani rischiando, perché no, anche di sbagliare.

#sammarcosiamonoi

San Marco siete voi