Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, mercoledì 29 luglio 2020 -  Quando si entra in una biblioteca l'aspetto più “inquietante” è quello di trovarsi spesso dentro un locale vuoto. O di incontrate pochissime persone. Con la testa abbassata, come se cercassero qualcosa di prezioso perso lì dentro chissà quanto tempo prima. E in effetti nelle biblioteche si cerca: quello che non si sa o si pensa di sapere. Si va in biblioteca per sapere se c'è sempre un perchè sulle cose.

Quasi sempre si trovano risposte che sono ipotesi, che ci fanno capire che la vita è talmente varia che di risposte (e di domande) ce ne sono quante ne vogliamo!! dipende da noi cosa scegliere: le “verità” sono tante!! Ma per giungere a queste conclusioni ci vogliono gli strumenti giusti: testi enciclopedici autorevoli e servirsi di questi fondi per uscire fuori da queste “macchine del tempo” (le biblioteche) con qualche convincimento in più. E in tal senso dobbiamo dare merito a Gigino Pignatelli per due donazioni letterarie straordinarie: quella al convento di San Matteo e alla Biblioteca comunale di San Marco.

 Diciamo subito che la donazione fatta al Convento è di un livello  straordinario: “Enciclopedia Italiana”, UTET, Treccani solo per  citarne alcune. Centinaia di volumi rilegati con prestigiose illustrazioni, ci sono poi decine di volumi monotematici su autori italiani e stranieri, Storia d'Italia, Miti Greci e tanto altro per un totale di oltre 700 volumi. Uno spettacolo per gli occhi!! tutti raccolti, ordinati e conservati dentro delle teche, dove in alto c'è una targa che ricorda l'autore di questa donazione: “FONDO GIGINO E RITA PIGNATELLI”.

 All'ingresso della Biblioteca dove sono conservati questi volumi c'è un testo di valore inestimabile: “Dante Historiato” da Federico Zuccaro (1539-1609), pittore italiano esponente di spicco del Manierismo. Nei volumi donati dal Pignatelli c'è in pratica tutta la storia intellettiva dell'Umanità, ci si perde. È come se, leggendo quei volumi, vivessimo le vite di eroi senza tempo e quelle di miti che sono stati fatti nascere per dare un senso alle tante battaglie che l'uomo ha combattuto contro altri uomini.

 C'è una “Storia d'Italia” impressionante: centinaia di volumi solo per raccontare singolarmente gli episodi di uomini che “fecero le gesta”. Ci si identifica in quelle epoche, leggendo questi scritti ci si immedesima, a tal punto che si ha la voglia di cambiare il corso della Storia, cercando di renderla più giusta e a misura d'uomo.

 Alcuni studenti universitari si sono serviti dei volumi del Fondo Pignatelli per svolgere le loro tesi di laurea, visto che gli argomenti cercati non riuscivano a trovarli altrove. 

 Si può capire come è nata la nostra Nazione, con quali sacrifici gli italiani sono riusciti a rendersi liberi da altri popoli che ci hanno dominato fino a poche centinaia di anni fa. È  un tuffo nel passato che ci fa sentire ancora sulla pelle l'acqua che ha bagnato  i nostri avi. Il tempo passato poi non è così tanto: abbiamo ancora i racconti fatti dai nostri nonni sulle guerre che hanno vissuto e tutto quello che ci girò intorno.

 I volumi di Storia sono impressionati: nella collana “Idee politiche, economiche e sociali” della UTET si parla di Antichità Classica,  Ebraismo, Cristianesimo e Medioevo. I filosofi e poeti sempre della UTET: Ovidio, Seneca, Plauto, Virgilio, Apuleio, Catullo... “Scrittori della storia Augustea”. “Romanzi cavallereschi   bizantini”, Eliodoro, Appiano, Sinesio, Luciano... “Lo spazio letterario di Roma Antica”. Ci si perde! Per gli amanti  del sapere questo Fondo Pignatelli è una miniera. Bisogna assolutamente recarsi presso la Biblioteca di San Matteo per consultare anche questi volumi: fate in fretta...

 La donazione alla Biblioteca comunale di San Marco invece ha un carattere più popolare: ci sono volumi che riguardano soprattutto romanzi e monografie di personaggi della storia più recente. In tutto sono 500 volumi, e non sono pochi. San Marco è una città che da alcuni anni è stata insignita del titolo: “Città che legge”, quindi non lasciamo che questo riconoscimento rimanga sulla carta, e quando non sappiamo cosa fare, entriamo nelle Biblioteche di San Marco e San Matteo, e cerchiamo di rendere il nostro paese ancora più illustre. La Cultura non è mai troppa!

 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio