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Antonio Del Vecchio

San Marco in Lamis, lunedì 7 dicembre 2020 - L’apertura e la successiva frequentazione dell’ampio e moderno Cinema “Piccirella” di San Marco in Lamis fu un evento salutato con grande entusiasmo, a Rignano Garganico. Lo fu anche perché la prima esperienza di visione l’avevano fatto pochi anni prima i suoi abitanti con il Cinema locale ospitato in un capannone rimediato all’allora periferia Nord-Est del paese, là dove cominciava la strada provinciale per il paese.

Qui venivano proiettati film da grande scherma, rilevati presso il distributore Cicolella in Foggia. Esperienza che durò poco per la scomparsa del suo titolare Giuseppe Cella,  a causa di un grave incidente sul lavoro. In contemporanea nella città vicina di S.Marco funzionava il Cinema “Pompei” (attuale “F.De Robertis”).  Chi scrive, scoprì il Piccirella nel settembre del  1952, in occasione della proiezione del film “Via col vento”, uscito in Italia nell’anno precedente. Si tratta di un film ispirato al soggetto-romanzo di Margaret Mitchel del 1936, già apparso  sul grande scherma americano nel 1939 e rimesso in corsia nel dopoguerra. Quello in questione era diretto dal grande regista mondiale Victor Fleming ed aveva come protagonisti gli attori della medesima valenza, quali Vivien Leigh e Clark Gable.

La storia è incentrata su una ragazza del Sud (Rossella O’Hara) che sopravvive alla guerra di Secessione  a due mariti, ma perde il solo uomo di cui era innamorato, Rhett Butle, ben interpretato dal citato Gable, che diventerà da li a poco il più grande ‘rubacuore’  di tutti i tempi. E ciò, dopo il nostro Rodolfo Valentino , re del cinema muto. Un film, il cui successo, assieme al romanzo, un bestseller tra i più venduti del mondo, diventò il più seguito di tutti i tempi. Riprendendo il discorso di cronaca va detto subito che scrive non ha visto il classico film, né letto il soggetto letterario in parola, perché non ne aveva ancora l’età. Si era appena licenziato alle elementari e per di più aveva con sé una sorella di appena sei anni.

Mentre i genitori, ancora giovani,  si erano sistemati al cinema di Via della Vittoria per godersi “Via col Vento” per circa quattro ore, i loro ragazzi furono accompagnati alla predetta Sala “Pompei” per assistere al film “I Tre Moschettieri”, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Dumas, giunto a San Marco dopo alcuni anni dalla prima edizione ed egregiamente diretto da George Disney ed interpretato, nelle vesti di D’Artagnan, da Gene Kelly, con protagonista femminile Lana Turner nelle vesti di Carlotta. A me lo spettacolo ‘rimediato’ fatto completamento di azioni ‘spadaccine’ piacque, ma a mia sorella forse no, anche perché durante e dopo la proiezione non profferì parola.

Tutt’altro per i nostri genitori e le altre coppie compaesane, furono estasiate dalle scene d’amore e per molti giorni e settimane non fecero che parlare di esse in ogni frangente del giorno e della notte. Dopo la visione, noi ci trattenemmo a casa dei miei zii e cugini “sammarchesi”, che qui risiedevano da vari anni. Rimanemmo sino all’arrivo dei nostri genitori. Dopo di che ci avviammo al ‘mezzo al piano’ e subito dopo ci intruppammo sul “Leoncino” (piccolo camion dell’epoca) di proprietà di Giuseppe Fania, detto “’mpocammèrs’(accendi  declivii) tornammo in paese, ripercorrendo il tortuoso e  malandato percorso di andata, impolverati da capo a piedi, perché la strada provinciale non era ancora stata asfaltata.