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Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, martedì 5 gennaio 2021. -  Quando iniziai a collaborare con Telesammarco, le prime due persone che ho conosciuto sono state Tommaso Totta e Domizio Nardella. Tommaso lo conoscevo di vista, considerato che è stato uno dei fondatori dell’emittente televisiva. Domizio non ricordo bene se l’avessi visto prima di allora, ma subito mi accolse con un sorriso come faceva con tutti. Lui dietro la telecamera e io ed altri collaboratori della tv della tv locale, davanti. Sembrava che giocasse sempre: faceva tutto con una leggerezza e una simpatia unica.

In quasi vent’anni di collaborazione prima televisiva e poi teatrale, abbiamo girato un po’ tutta la Provincia per riprendere posti e personaggi per poi trasmetterli in tv. Tappa obbligata era Castelluccio dei Sauri, quando andavamo per fare visita ad un tecnico dei ripetitori televisivi, unico in tutta la provincia. Salivamo sulla Dyana di Tommaso: io, Gino D’amico e Domizio, e si partiva per quella destinazione per chiedere lumi sul ripetitore che spesso ci lasciava senza segnale.

Era in pratica una scampagnata, non un “viaggio di lavoro”. Domizio ci raccontava della su vita molto particolare: da giovane aveva iniziato a lavorare a San Giovanni, alla miniera di bauxite, duro lavoro ma lo soddisfaceva. E poi arrivò la plastica!! E quella fu la rovina di Domizio e dei tanti lavoratori di quella miniera. Risultato: la bauxite non era più molto ricercata sul mercato e la miniera chiuse! Con relativo trasferimento dei lavoratori a Porto Marghera, alla Montedison, dove il nostro giovane Domizio lavorò per molti anni.

Poi ritornò a San Marco, dove riprese l’attività principale di suo padre e di suo nonno, fotografare. Fotografò di tutto. Fino a pochi anni fa non c’erano i telefonini a portata di mano, e quando bisognava fotografare urgentemente anche gente che aveva avuto una vita non molto fortunata e morta in modo “accidentale”, gli organi competenti telefonavano a Domizio per immortalare tali soggetti. Domizio ci diceva che fotografare quelle persone lasciava il segno… Ma il pezzo forte di Domizio erano le Prime Comunioni e le recite scolastiche!! Era lì che il fotografo si sbizzarriva e ricordava tutte le fisionomie e i nomi dei piccoli sammarchesi che nel tempo sarebbero diventati Sammarchesi Adulti!!! Infatti Domizio di molti ex ragazzini aveva nel suo archivio: Battesimo, Prima Comunione, Matrimonio!! Una specie di Ufficio Anagrafe per immagini.

Poi, quando qualche ragazzo immortalato nel tempo dal nostro fotografo, magari prendeva “una strada sbagliata”, Domizio quasi se lo piangeva, diceva: “Un bravo ragazzo come quello, chi poteva mai immaginare che avrebbe fatto quella fine?”, e lo diceva con tutta la sincerità che una persona potesse avere. Di quel ragazzo sapeva tutto, oltre a quando fece la Prima Comunione… Era come un maestro che seguiva le orme dei suoi allievi.

E poi il Domizio giardiniere!! Un bravissimo Pollice Verde!! Aveva una “sfaleca” che metteva paura!!! In senso buono: una specie di serra sul balcone, rigogliosa, uno spettacolo della natura!!

Domizio vacanziere: il mare era la sua seconda casa!! Non sapeva stare assolutamente lontano dalle onde e dal sole di Torre Mileto. La mattina alle 7,30 puntualissimo lo trovavi “a mez lu chian” in calzoncini, già abbronzato(!?), con l’ombrellone e la sedia sdraio! Pronto per partire. Spesso mi invitava: non potevo andarci… avevo altro da fare (e da pensare…)

Pochi giorni fa lo andai a trovare in ospedale: sorriso perenne. Come ai tempi di Telesammarco, dei viaggi lungo le strade del Gargano; e del bel gruppo che eravamo in tv, con Tommaso, Antonella, Gino, Matteo, Michele, Nicola e dei tanti ragazzi che negli anni vennero a darci una mano!! 

Ciao Domizio… magari Altrove riprenderemo con la telecamera tutti quelli che incontreremo di nuovo. Sperando di riconoscerli…

 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio