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Redazione

San Marco in Lamis, sabato 19 settembre 2015 - E' una vera e propria emergenza, un incubo che torna ciclicamente, quello dei bocconi avvelenati per colpire cani che nessuna colpa hanno se non quella di essersi trovati nel posto sbagliato. L'ultimo episodio ieri notte una cagnetta, l'ennesima, vittima di un boccone avvelenato. Una questione particolarmente grave, quella legata ai cani avvelenati. Gli animali colpiti rischiano di morire tra atroci sofferenze, e a volte l'intervento di un veterinario arriva troppo tardi.

 Come riconoscere i sintomi: gli arti si irrigidiscono, il cane diventa incapace di mantenersi sulle zampe, respira con difficoltà ed una salivazione eccessiva. Può avere crisi convulsive, vomito e diarrea, pallore delle mucose, respirazione difficoltosa e un fortissimo stato di stanchezza. Talvolta si possono manifestare emorragie nasali.

Cosa Fare in attesa di un veterinario:  si può cercare eventualmente di far vomitare il cane: a tale scopo può essere utile, in assenza di farmaci appositi, la somministrazione di acqua abbondantemente salata. In casi del genere non bisogna mai somministrare latte. Bisogna inoltre cercare di mantenere l’animale tranquillo ed evitare qualsiasi inutile stimolo sonoro o visivo che possa contribuire a scatenare una crisi convulsiva.

Dopo aver provato a mettere in pratica tutto quanto necessario e possibile per salvare la vita al cane avvelenato, nel caso in cui si sospetti un avvelenamento doloso, il consiglio è quello di far pervenire una denuncia alla più vicina stazione di polizia giudiziaria della zona poi, con il veterinario, stabilire il tipo di veleno che ha intossicato l’animale.

Intanto nasce una petizione di privati cittadini contro la vendita di veleni senza autorizzazione. Chi vuole dare un contributo può collegarsi al sito www.change.it all'interno troverete un modulo online da firmare.