Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, lunedì 22 novembre 2021 -  Non sapevo ancora leggere, che andavo a comprare da Caputo ("int la strada lu pont") le favole illustrate, piccole e sottili pubblicazioni di formato quadrato. Dopo che mia madre mi diceva il titolo di quello che avevo visto nella vetrina della cartolibreria. E una volta a casa sentivo la voce narrante di mia madre che mi leggeva la storia. E io ascoltavo. Non so se all'epoca ci fosse o meno la biblioteca comunale (parliamo di almeno 50 anni fa), ma il mio primo ricordo di una mia "presenza" in un luogo così, è quello in cui mi rivedo in un locale di corso Giannone, sopra a "Ughetto", dove tanti anni prima c'era stato il primo presidio ospedaliero di San Marco. 

C'era mia zia che lavorava come bidella in questa biblioteca, e non ricordo che ci fossero dei tavoli per consultare o studiare sul posto. Ma solo tanti scaffali e tanti libri soprattutto per ragazzi. È un flash, non ricordo più di tanto. Probabilmente era un locale momentaneo, prima che il tutto venisse trasferito nella prima biblioteca comunale nella Villetta. Da dove sono praticamente passati tutti gli scolari e gli studenti di San Marco. Tanti anni fa solo poche famiglie si potevano permettere di acquistare l'enciclopedia (poteva costare anche 500.000 lire), e allora si andava in biblioteca... con tutta la classe. Con grande disperazione dei dipendenti, che erano costretti a fare una specie di... doposcuola a fronte di ragazzini, che magari dovevano fare tutti!! la ricerca su Garibaldi.

E allora c'era uno della classe che leggeva e tutti gli altri che scrivevano. Ma non tutti capivano cosa dicesse il lettore, e facilmente alcuni capivano (e scrivevano) che Garibaldi... aveva scoperto l'America??!! Il locale nella Villetta (dove adesso c'è Arte Facendo) non era molto grande, considerando che molto spazio veniva occupato da tavolo e sedie, la quantità di libri a disposizione era buona, anche se molti chiedevano soprattutto... i libri per le ricerche scolastiche. Siamo cresciuti tutti dentro quel locale, almeno una volta nella vita siamo andati a chiedere consigli al direttore Matteo Ciavarella e agli altri dipendenti. Siamo entrati per la prima volta all'età di 7-8 anni, e ne siamo usciti a 19, quando ci siamo diplomati. Per poi ritornarci saltuariamente per gli studi universitari.

I dipendenti della biblioteca ci hanno visto crescere, anche fisicamente parlando. Quando era finita "l'età giovanile", si consultavano riviste come "Il posto" o "Nuovi concorsi" per cercare... di non studiare più!! Anche queste riviste si trovavano in biblioteca oltre a mensili di scienza e cultura. Con la crisi economica iniziarono a sparire le riviste scientifiche, e col tempo le enciclopedie e soprattutto internet erano nelle case di tutti. E non c'era più bisogno di andare... con tutta la classe in biblioteca. Il modo di capire il mondo stava cambiando. Nel 1986 venne inaugurata la nuova Biblioteca Comunale di San Marco, in piazza Carlo Marx. Dove si possono consultare migliaia di libri tra cui di molti autori locali.

Non dimentichiamo che San Marco ha un proficuo numero di autori, che spaziano dalla poesia, al teatro, alla cultura locale. L'attuale ambiente è molto più ampio rispetto a quello "nella Villetta". Tre piani dove si svolgono spesso incontri culturali di un certo rilievo. Dove c'è anche un centro studi sull'emigrazione e un altro sullo scrittore locale Pasquale Soccio.

Mario Ciro Ciavarella Aurelio