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San Marco in Lamis, giovedì 20 gennaio 2022 -  Vasta operazione antidroga alle porte del Gargano, ‘Tamagotchi’ era il nome con cui alludevano al bilancino di precisione con cui preparavano le dosi ‘da strada’ di marijuana, hashish e cocaina. Ed è anche il nome dell’operazione antidroga messa a segno oggi dai carabinieri a San Marco in Lamis, dove 10 persone sono state arrestate per reati inerenti lo spaccio di stupefacenti.

L’attività è stata condotta in collaborazione con i militari del comando provinciale di Foggia, dell’11° reggimento carabinieri 'Puglia', dello squadrone eliportato cacciatori 'Puglia' e del nucleo cinofili di Modugno, sotto la direzione della procura della Repubblica di Foggia. Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia e tratto in arresto dieci persone residenti nei comuni di San Marco in Lamis, San Severo ed Apricena. Di queste, otto sono destinatarie della misura in carcere, due di quella degli arresti domiciliari.

Le indagini hanno avuto inizio nel mese di novembre del 2020 e si sono concluse nel mese di maggio del 2021 e rappresentano una costola dell’operazione ‘Terminal’, eseguita nel mese di aprile del 2020, quando fu eseguita una ordinanza di custodia cautelare a carico di 13 persone, gravemente indiziate dei reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. A partire dai contatti di uno dei soggetti arrestati in quell’operazione, sono stati monitorati alcuni soggetti di San Marco in Lamis e ricostruiti (in termini indiziari) diversi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, hashish e marijuana.

Le attività investigative, caratterizzate da controlli, pedinamenti e attività di intercettazione telefonica e ambientale, hanno consentito di acquisire elementi indiziari in ordine alla commissione dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in varie zone del comune di San Marco in Lamis, anche in prossimità delle abitazioni delle persone tratte in arresto oltre che nelle vicinanze di un bar (estraneo al blitz). I soggetti coinvolti nelle indagini – secondo la ricostruzione investigativa sposata dal Gip di Foggia nel disporre i provvedimenti cautelari - si avvicendavano nella preparazione delle dosi, si scambiavano il bilancino, ovvero il ‘Tamagotchi’.

I militari, nelle attività di indagine, sono riusciti anche ad individuare i luoghi in cui avveniva il confezionamento in dosi delle sostanze stupefacenti pronte per essere immesse sul mercato per la vendita. I numerosi episodi di spaccio – con punte anche di 60-70 cessioni giornaliere – hanno indotto gli investigatori ad approfondire ogni attività illecita fino ad arrivare ai fornitori, proprio alla luce dell’ingente quantitativo di sostanze spacciate ogni giorno. Tali approfondimenti hanno consentito di identificare i principali fornitori delle sostanze stupefacenti, che agivano nel Comune di San Severo, ma si spostavano anche nei comuni limitrofi, come Apricena.

Dai tracciati Gps posti su alcune delle auto oggetto di monitoraggio è stato rilevato lo svolgimento di un “summit” in un locale di San Severo, tra alcuni soggetti sottoposti alle indagini preliminari. L’incontro, secondo la ricostruzione investigativa, aveva la duplice finalità di rimodulare le attività di spaccio ed acquisto di sostanze stupefacenti, nonché di individuare sistemi e strategie volte ad eludere le attività di controllo da parte dei carabinieri.     

Numerosi sono stati i sequestri di piccole quantità delle varie sostanze stupefacenti a carico dei vari assuntori, tutti segnalati alla Prefettura di Foggia; mentre la perquisizione eseguita dai carabinieri della Stazione di San Marco in Lamis in un locale in uso agli indagati, ha permesso di recuperare e sottoporre a sequestro quasi due chili di marijuana. Tra gli acquirenti, soprattutto giovani per le il mercato di hashish e marjiuana e 40-50enni per il segmento della cocaina.

L’attività segue, a qualche settimana di distanza e in parte sul medesimo territorio, quello di San Severo, l’operazione ‘Fortino’, così denominata poiché i luoghi in cui si svolgeva l’attività di spaccio venivano individuati in un complesso abitativo di difficile permeabilità ed accesso per la presenza di cancelli, videocamere, videocitofoni e vedette. In quell’occasione, i militari hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare e, assieme all’odierna operazione, rappresentano un ulteriore risultato della Procura e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto alla delittuosità nell’area dell’Alto Tavoliere.

“Nel complesso delle operazioni sono state arrestate 23 persone  in pochi giorni per i reati di spaccio”, spiega il procuratore capo, Ludovico Vaccaro. “E’ la testimonianza di  un grande impegno. Per questo vi chiediamo di continuare ad avere fiducia, perché lo Stato si sta impegnando a tutti i livelli. Non fatevi intimidire dalle minacce e dalle bombe: la procura è sempre aperta”. (fonte foggiatoday)