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Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, venerdì 11 febbraio 2022 -  Prima o poi finirà. Anche se non proprio tra pochi mesi, ma facebook terminerà il suo percorso e fisiologicamente morirà anche lui. E tutto ritornerà come prima. Sia chiaro: internet rimarrà, con tutte le sue tante voci e link che ci permettono da tempo di vivere senza dubbio meglio!! Anche semplicemente per consultare l'orario dei treni.

Ma non ci saranno più opinionisti su tutto e soprattutto su tutti!! Sapere che il festival di Sanremo o qualsiasi altro evento musicale, fanno pena, ce lo faremo dire dagli "esperti del settore". Come anche le opinioni sulla politica, non potremo far sentire il nostro dissenso, ma dovremo leggere e ascoltare altri "esperti del settore".Rivivremo scambiandoci le nostre opinioni nei bar, dal barbiere o semplicemente camminando uno accanto all'altro. Solo che l'uditorio sarà molto limitato, solo per pochissime persone.

Non potremo far sapere all'umanità: che stiamo festeggiando un compleanno, di avere in casa infermieri/dottori appena laureati, di mangiare in quel momento un piatto pieno di cozze pelose(?!), di ricordarci che una volta avevamo un bisnonno che è morto (mettendoci la foto) in una trincea durante la Grande Guerra, di non essere compresi da troppa gente, che in quel momento stiamo con una flebo in un ospedale, di aver ottenuto la quinta laurea, di aver inciso un disco grazie ad un computer, di aver cambiato religione perché quella precedente aveva messo troppi divieti, di candidarsi per quel partito perché gli altri non ci hanno voluto, per aver cambiato partito perché quello in cui eletti non ci avevano fatto un favore, di essersi sbattezzati dopo aver visto Achille Lauro battezzarsi in tv
 
non potremo farci fotografare (sorridendo) sul letto di morte della nonna tenendola abbracciata, non potremo più fotografare il manto stradale rotto per parlare male delle amministrazioni comunali, mai più pubblicare foto delle Elementari dove molti bambini avevano i capelli "alla bambina", niente foto delle 10.000 lire per dire che con quella banconota potevamo comprarci una pizza, una coca cola e mettere la benzina, non potremo più ricordarci che "prima" era meglio di "adesso", non potremo più far finta di dispiacerci quando muore un parente di un amico, non potremo postare foto di matrimoni... in tre!! (ci sarà anche questo...)
 
non potremo rispolverare e postare i 45 giri dei nostri avi dicendo che si sentono meglio dei cd(?), niente più memoria delle foto delle gite scolastiche da condividere con... i sopravvissuti (!!), niente "mi piace"... ai propri post(?!), niente faccine e sorrisini ogni volta che sappiamo di un matrimonio, nemmeno gli auguri di circostanza per onomastici e compleanni (meglio: ci sono deficienti che li contano ad uno ad uno), basta foto sui posti di lavoro per far sapere che abbiamo un lavoro(!?), mai più decine di camici bianchi immortalati mentre dicono di aver scoperto una nuova proteina (per il farmaco ci vorranno dieci anni, forse...), niente foto di militari che circondano...
 
un'ascia appena sequestrata in un casolare. Insomma, riprenderemo a vivere come facevamo fino a 18 anni fa, quando nacque facebook. Il problema sarà riadattatsi piano piano, all'inizio penso che sarà traumatico, ma nel tempo tutto si sistemerà. A meno che nel frattempo non ci sia un'altra mente eccelsa che faccia nascere... facebook 2
 
 
Mario Ciro Ciavarella Aurelio