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Luigi Ciavarella

San Marco in Lamis, lunedì 12 dicembre 2022 - Organizzati secondo una tradizione che sta prendendo piede anche qui da noi, i mercatini di Natale quest’anno ci regalano una ulteriore prova della creatività tipica dei sammarchesi attraverso una grande esposizione di manufatti natalizi che hanno avuto la loro vetrina in corso Matteotti e che si protrarranno sino al 14 di dicembre.

L’evento natalizio però è cominciato l'8 dicembre. Patrocinato ed elaborato dall’Amministrazione comunale insieme alle varie associazione del paese, in prima linea la Pro Loco, secondo un programma condiviso, ieri, a partire dalle ore 10, ha avuto inizio la kermesse natalizia annunciata dalla musica suonata dalla banda musicale Santa Cecilia per le vie del paese, seguito dalla spettacolare esibizione degli Sbandieratori di Torremaggiore e dalle Majorettes. Non secondari la degustazione del panettone offerto in piazza dalla rinomata (e premiata) pasticceria Noir di Lino Pirro, dalla inaugurazione dei presepi presso la Chiesa dell’Addolorata curati dall’Arciconfraternita e dalla inaugurazione formale dei mercatini di Natale. Ieri sera siamo entrati nel cuore della tradizione cominciando dalla via Bux, un luogo antico e molto suggestivo del paese, dove è andata in scena la tradizione del presepio con contorno tutte le sue manifestazioni più tipiche: i vestiti e la biancheria del passato, i manufatti, gli oggetti, il cibo, i costumi, indossati per l’occasione da donne e giovanissime, per farci entrare nello spirito del tempo andato, tra il chiaroscuro del paesaggio autunnale e il flusso crescente dei numerosi visitatori che affollano l’ambiente, dove tra l’altro si è potuto gustare la bontà di quel cibo della tradizione (screppelle e pane abbrustolito sulla brace), che non manca mai sulle tavole dei sammarchesi a Natale.

Poi attraverso una guida d’eccezione come quella di Antonio Daniele abbiamo potuto ammirare, lungo la citata via Bux, la strada caratteristica che conduce dritto alla piazza municipio (oggi rispetto ad un tempo, anche recente, ben restaurata nei suoi profili popolari), le sagome del presepio a grandezza naturale realizzate allora dal pittore Natale Penati, chiamato allora in paese per restaurare una chiesa, esposte a distanza e visibili in cima alle scalinate come davanti agli usci di piccole abitazioni. Infine raggiungiamo il Minimuseo di Nicola M. Spagnoli che finalmente viene valorizzato per un evento cultural/tradizionale. Situato al termine di un breve vicoletto davvero angusto, il minuscolo locale ospita alcune altre sagome del Penati che molti visitatori sembrano apprezzare molto, peraltro descritte nei suoi particolari da Antonio Daniele, che è stato un po’ il cicerone, sapiente e indispensabile, nel racconto della magia intorno a questi luoghi.

Accompagnati dai suonatori di musiche popolar tradizionali natalizie Li Zampugnari (guidati da Raffaele Nardella e Michele Tenace) e seguendo la loro musica composta di suoni natalizi molto penetranti ci inoltriamo sul corso Matteotti ben accolti da luci e addobbi natalizi, dove scopriamo un’altra magia satura di colori e ombre, e sopratutto introdotti da alcuni locali adibiti a esposizione di manufatti creativi natalizi che fanno bella mostra sui piani laterali della stanza. Sono gli oggetti realizzati da “La Casa di Babbo Natale” attraverso l’opera degli alunni dell’istituto dell’IPSIA/Giannone, preziosi, ricchi di fantasia e creatività con cui ci imbattiamo con gran piacere. Vi si scoprono anche fantasiosi pneumatici colorati posti l’uno sull’altro e la presenza si ragazzi e ragazze vestite da elfi o babbi natale fanno tutt’uno invitandoci a visitare la loro Mostra. Il tutto è diretto dalle loro insegnanti, Lella Franco e Antonella Scarano, che stanno lì ad illustrarci nei particolari quando stiamo vedendo con i nostri occhi, tra la meraviglia e la gioia degli occhi.

Poi scendendo verso il fondo del corso scopriamo le virtù di un altro ambiente accogliente ricco di stupendi manufatti artigianali esposti e anche questi molto pregni di inventiva in grado di stupirci ancora una volta per la quantità di bellezza esibita con tanta grazia e gusto: collane, pupazzetti colorati, gnomi e piccoli graziosi oggetti che potete ammirare nelle foto allegate al testo, realizzati da Emanuela Francavilla e dal suo compagno Luigi Rignanese, con tanta passione. Accanto ai quali notiamo anche un piccolo tavolo dove sono raccolte altre opere artigianali prodotte dal fratello di Emanuela, Antonio Francavilla.

 

di Luigi Ciavarella