Paolo Soccio

San Marco in Lamis, sabato 25 febbraio 2023 -  Con questa nota cercherò di esprimere quelle che sono le motivazioni e le speranze che hanno spinto molti come noi a seguire Elly in questa straordinaria scommessa politica. Se ci ponessimo dal punto di vista di un ipotetico, navigato militante del PD, di uno che conosce le vicende del partito degli ultimi anni, sarebbe estremamente facile spiegare questa scelta: urge un Segretario che si dedichi in toto al partito e che abbia le capacità di ricostruirlo e chi svolge il difficile ed impegnativo compito di governare una regione, per ovvie ragioni, non può farlo!

Film già visto del resto con Zingaretti o a livello regionale con Emiliano. Sarebbe un fallimento totale! Ma ponendoci dal punto di vista di un elettore di centrosinistra, o di un ex elettore deluso e sfiduciato, o di un giovane che si affaccia alla politica, quali potrebbero essere le motivazioni che potrebbero spingerlo a recarsi domenica 26 febbraio al seggio per votare alle Primarie? Ebbene, qui la risposta è più complessa e articolata, ma alla fine risulterà anch’essa piuttosto semplice. Intanto va ricordato che Bonaccini è stato uno dei massimi sostenitori di Renzi e delle sue vituperate politiche (dal “Job’s act” alla “buona scuola”), quindi di chi di fatto ha distrutto il partito democratico e ha governato con prepotenza e presunta saccenza, dimenticandosi degli operai (tra l’altro manganellati), dei disoccupati, degli ultimi, inseguendo il liberismo e precarizzando ulteriormente il lavoro, proponendo bonus su bonus senza una vera riforma strutturale del lavoro e del welfare, quello stesso Renzi a chi va ascritta la mancata approvazione dello “Ius soli”, che avrebbe permesso il riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati in Italia, e in seguito, da fuoriuscito del PD, anche uno degli artefici dell’affossamento del DL Zan sui diritti civili.

Quel partito tutto volto al “governismo”, al potere, non cambierebbe. Ma questo argomento non basterebbe per portarci a scegliere l’alternativa, ovvero Elly Schlein. E questo perché Elly  non rappresenta una semplice alternativa, ma è di fatto l’unica strada possibile per poter cambiare il PD e quindi l’Italia. Nella sua persona si incarnano lo spirito di una sinistra moderna, volta all’ecologismo, al femminismo, ai diritti sociali e civili. Nelle sue idee e nella nostra mozione troviamo grande attenzione al mondo del lavoro e soprattutto del precariato, da superarsi con la creazione di “lavoro buono”, con  l’introduzione del salario minimo garantito e con l’estensione dei diritti del lavoro a tutte le nuove categorie di workers, con il rafforzamento di misure che garantiscano da una parte maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro (non se ne può più di sentire di “morti bianche”) e dall’altra a  sostegno dei disoccupati o inoccupabili, come il reddito di cittadinanza. Giustizia sociale e climatica sono inscindibili, così come diritti sociali e diritti civili. Vogliamo con Elly  costruire un Partito che porti avanti queste lotte, anche per per riallacciare il legame con tutti quelli che sono di sinistra, ma attualmente non si sentono più rappresentati. Elly ha dato dimostrazione negli anni scorsi, in Emilia Romagna ( dove la gente l’ha premiata con oltre 25.000 preferenze!) di essere in grado di tessere una rete proficua con le associazioni, i movimenti,  gli enti del Terzo settore, con la consapevolezza che le piazze non bastano se non trovano poi una propria rappresentanza politica.

 La questione climatica ed ecologica, dicevamo,  è diventata ormai ineludibile e non possono i giovani essere lasciati soli a combattere questa battaglia, che sentono propria, senza il supporto di un grande partito di Sinistra. Il tema delle diseguaglianze poi va affrontato in maniera seria: basta divari salariali, occupazionali e pensionistici che colpiscono le donne. Troppo divario economico-sociale tra pochi ricchi e moltissimi poveri. Serve una politica della  redistribuzione: delle ricchezze, del sapere, del potere, del tempo. Bisogna investire nel contrasto alla povertà educativa ed economica che colpisce soprattutto i minori e le donne. Dobbiamo fermare la discriminazione dei migranti, il razzismo, la ricattabilità di chi è senza tutele e senza diritti. Bisogna colmare i divari territoriali, altro che autonomia differenziata! Anche la questione dell’immigrazione, vedete,  va gestita in maniera del tutto differente dalle ricette della destra o di quelle che lo stesso Pd ha messo in campo in passato (vedi Minniti), i migranti devono diventare una risorsa (Germania docet), non un problema! E poi c’è il governo Meloni, un governo di Destra fatto di arraffoni e di gente incompetente (vedesi per esempio il ministro dell’istruzione) che porterà, come già nel passato, il Paese sull’orlo del baratro. E anche per questo votare Schlein significa votare per il cambiamento, perché ad un primo ministro femmina di destra bisogna contrapporre una leader dell’opposizione di sinistra, donna e femminista.

Sarebbero molti altri gli argomenti che si potrebbero addurre per far sì che il Popolo di Sinistra si rechi ai seggi domenica. Concludo rammentando che queste non sono delle semplici primarie del PD, questo è l’inizio di una fase costituente che porterà alla definizione e strutturazione di un grande Partito del Lavoro, un partito di Sinistra, femminista, ecologista, che ascolta e che accoglie, che si occupa dei fragili e degli ultimi, che sono poi spesso quelli che non vanno più nemmeno a votare. Questa è un’occasione da non perdere, forse l’ultima per poter cambiare le cose in Italia. Abbiamo davvero un compito importante: che è quello di scrivere insieme una storia nuova riconoscendoci come una comunità politica capace di costruire un progetto collettivo, di ricostruire una cultura politica che superi le contraddizioni e gli errori di questi anni. Non più il partito  indistinto del “ma anche”, non più il partito delle correnti e dei capibastone, ma un partito con un’identità chiara, comprensibile, coerente, guidato da un segretario che indichi con determinazione e coraggio la strada da percorrere insieme verso il futuro.

Possiamo farcela. Serve il tuo contributo. Domenica VOTA ELLY SCHLEIN

 

Paolo Soccio

Comitato “Parte da Noi” di Capitanata