Angelo Cera
San Marco in Lamis, lunedì 2 dicembre 2024 - A Bari, alla presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Presidente della Regione Michele Emiliano, è stato firmato un patto che mette sul piatto oltre 6 miliardi di euro per lo sviluppo della Puglia e il finanziamento di 470 opere fondamentali. Un’occasione straordinaria per i Comuni che hanno saputo progettare e proporre interventi strategici per il futuro del loro territorio. San Giovanni Rotondo porta a casa 5 milioni di euro per una piscina; altri Comuni puntano su opere di riqualificazione urbana, efficientamento energetico, miglioramento della sicurezza cittadina con l’installazione di videocamere, e interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico.
Progetti concreti, mirati, pensati per il benessere dei cittadini. E San Marco in Lamis? Il nulla. Nessun progetto, nessuna idea, nessun risultato. Questa amministrazione non è stata in grado di proporre nemmeno un intervento per accedere a questi fondi. Nemmeno uno. Corso Matteotti? Ridotto a un tratturo che cade a pezzi, ignorato completamente. Il rischio idrogeologico? Dal disastro del 2014 nulla è stato fatto per prevenire futuri eventi catastrofici. Si è preferito lasciare tutto al caso, mentre il territorio e i cittadini continuano a essere esposti a rischi enormi. Questa era un’opportunità irripetibile per San Marco in Lamis.
Con quei fondi si poteva pensare a interventi strutturali, alla sicurezza del territorio, alla valorizzazione urbana, alla creazione di servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Invece abbiamo scelto l’ennesima occasione persa. San Marco merita di più. Merita amministratori capaci, attenti e lungimiranti, non protagonisti di slogan vuoti e immobilismo cronico. È ora che i cittadini si facciano sentire: il nostro futuro non può essere sacrificato sull’altare della mediocrità e dell’incompetenza.