Tonino Cera
San Marco in Lamis, mercoledì 21 maggio 2025 - Che a S. Marco, sparso in ogni dove, vi sia materiale, appartenente alle diverse branche del sapere, e quando si dice culturale si è davvero imprecisi e generici, questo è risaputo. E che si sia fatto poco o nulla per rinvenirlo, consultarlo, curarlo e conservarlo mi pare altrettanto evidente. ( La Biblioteca Comunale, da alcuni anni abbandonata e ridotta ormai a deposito di libri senza curarne più gli aspetti di promozione eminentemente culturale - a quella che da “colere”, coltivare, che il termine deriva, o anche da “kultur”, che è civiltà nell’accezione indoeuropea -
per i quali esse nascono, la biblioteca si diceva, può essere ancora coordinamento di ogni attività che alla civiltà sammarchese si è interessata e si interessa.) E molto c’è da fare. È tempo che venga ricostituita una direzione adeguata e competente della biblioteca. È tempo che l’amministrazione comunale con un bando pubblico (pare che si voglia approvare una delibera in tal senso ) affidi a un’associazione, o a un gruppo di associazioni, la gestione della stessa così da creare le condizioni per fare in modo che, uno dei riferimenti identitari, a parere di chi scrive il più importante, quello, appunto culturale - qui declinato, lo ripetiamo, nella sua accezione di “civiltà”- possa essere riportato all’attenzione di tutti e messo a disposizione delle giovani, e non solo, generazioni.
Si accennava al patrimonio librario, musicale, pittorico, contadino, artigianale,in una parola, appunto, civile che non vi è dubbio si trova non solo a S. Marco ma anche in quei luoghi dove i sammarchesi per scelta o per necessità sono dovuti andare ( per i quali occorrerebbe procedere finalmente a censire e farli tornare, sia pure virtualmente, nella Valle). Vi è di tutto, dicevamo, conservato nelle dimore sammarchesi. Prendiamo il gioco del calcio, e lo sport in genere, e i materiali collezionati, redatti, conservati da Giuseppe Cervone. Si tratta di migliaia di documenti che fanno la storia del calcio sammarchese ma anche di altre specialità sportive dagli anni Venti fino agli anni Ottanta del Novecento, quando il Maestro ci ha lasciato. Una mole smisurata di notizie che riguardano la S. Marco sportiva ma che, e non è solo per lo sport, parla anche degli altri aspetti della nostra vita cittadina, quelli per esempio della politica, del lavoro, dell’associazionismo, ecc.
Si è provveduto con una pubblicazione, si spera esauriente e coinvolgente a cercare di conservarne memoria per quella che è stata la passione di un nostro concittadino che molto ha dato alla sua comunità. Giuseppe Cervone, maestro di scuola elementare come si diceva un tempo, non solo ha svolto la sua professione con impegno e onore, ma si è dedicato alla politica attiva dando un contributo di rilievo alla soluzione di alcuni problemi cittadini non di secondaria importanza. Ora tutti quei materiali si trovano presso la Biblioteca Comunale, e siamo ancora lì - scic!-, con la costituzione del Fondo per lo Sport Sammarchese intitolato al maestro Cervone.
Ma è anche possibile leggere e/o farne copia del volume “G. Cervone - Una vita per lo sport e la comunità” connettendosi al sito internet www.geoomsl.it. E, finalmente,non si può che rinnovare la richiesta che si faceva all’inizio di questo intervento: è tempo che la Biblioteca Comunale rifiorisca, e che diventi centro per la conservazione, la salvaguardia, la ricerca e la promozione dei beni civili immateriali di S. Marco in Lamis, Gargano, Puglia, Italia.