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Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, lunedì 29 febbraio 2016 -  Un altro dolce “povero” , ma essenziale, della tradizione gastronomica di Rignano Garganico è quella del “Parruzze” o parrozzo (versione italianizzata). Ecco la ricetta contenuta nel libro di Rosanna Ponziano, Torcinelli e Violacciocche, Foggia, Bastofi, 2001. <<Farina di grano duro kg 1, più un pugnetto di farina di grano tenero, g. 15 di lievo di birra, buccia d’arancia secca a pezzettini o, in mancanza, buccia fresca grattugiata, g. 200 di zucchero, un cucchiaino o poco più di cannella.

 

Fate la fontana sulla spianatoia con le farine mescolate, sbriciolate all’interno il lievito, poi fatelo sciogliere con un poco d’acqua tiepida, aggiungete gli altri ingredienti e impastate. Lavorate bene l’impasto, fate un panetto e fatelo lievitare ben coperto, come si fa per il pane. Rimettetelo sulla spianatoia, formate dei panini ovali e metteteli sulla placca infarinata ben distanti tra loro. Lasciateli lievitare ancora per una mezz’ora; nel frattempo portate il forno ad una temperatura di 200 gradi e cuoceteli per 40, 45 minuti circa>>. Diverso l’uso -significato che se ne fa dell’anzidetto termine nella vicina San Marco in Lamis. Infatti, lì, con esso s’intende il pane o la pagnotta.