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Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, mercoledì 9 marzo 2016 - Quando le donne governeranno il mondo con la loro misericordia, solo allora non ci saranno più guerre! E questo grazie all’innata  dolcezza e voglia di amore, che le distingue dall’altro sesso. È con questa significativa e profetica chiosa , che si è concluso il dibattito sul tema, svoltosi ieri sera nella gremita sala consiliare del Comune, a Rignano Garganico. A pronunciarla durante il suo sintetico intervento a braccio è stata Maria Schiena, docente di lettere e scrittrice, proveniente dalla vicina San Marco in Lamis, come la sua collega Grazia Galante, nota per i suoi innumerevoli ed appetiti libri sui canti e tradizioni popolari del Gargano.

 Entrambe sono intervenute come relatrici sul tema. Il tutto è cominciato, alle ore 18.00 in punto, con il breve ed essenziale intervento del sindaco Vito Di Carlo, che ha espresso il saluto e la simpatia dell’Amministrazione Comunale nei confronti dell’altro sesso. Ha preso, poi, la parola  il vice - sindaco, Michele Ciavarella, che si è soffermato sul rapporto di coppia, che, a suo dire, andrebbe  coltivato pedissequamente all’insegna del rispetto reciproco della diversità, senza distinguo di ruolo nella vita quotidiana sia in casa sia nei luoghi di lavoro e sociali in genere. Ha ricordato, altresì, le varie conquiste acquisite nel campo dell’emancipazione, a cominciare dal voto, di cui quest’anno si festeggia il 70° anno.

 Dal canto suo la Galante si è soffermata a lungo sui proverbi “maschilisti” dedicati alla donne e più ancora sulla loro condizione di vita nella passata società patriarcale. La Schiena, invece, dopo una carrellata storica sul ruolo e funzione della donna nella società, partendo dall’antica Grecia fino ai tempi più recenti, ha evidenziato gli esempi delle cosiddette coppie “perfette”, che quasi sempre coincidono con “storie d’amore”. Tra l’altro, ha citato  l’esperienza del duo Federico Fellini- Giulietta Masina e l’altra di  Ennio Morricone – Maria Travia, uniti sino alla fine, grazie alla costanza, alla coerenza, alla serietà e sicuramente alla fedeltà del loro indissolubile rapporto. Secondo la relatrice, in ogni unione insorgono difficoltà, ma vanno superate sempre con spirito costruttivo e reciproca comprensione.

No al femminismo degli anni ‘70-‘80 in quanto avrebbe esaltato a torto, secondo il suo dire,  l’aggressività femminile; si invece alle leggi più recenti, tese ad arginare la violenza sulle donne e all’affermazione dei diritti sulla parità. In sintonia si è espressa anche Maria Carfagno, che ha sottolineato anch’essa il concetto - valore del perdono e della comprensione nella vita di coppia, a prescindere da ogni condizionamento ideologico e della moda corrente. Infine, si è aperto il dibattito alla platea, a cui hanno preso parte tantissime altre donne, applaudite puntualmente con simpatia e condivisione da esponenti dell’altro sesso.