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Scritto da Antonio del Vecchio

Rignano Garganico - mercoledì 15 febbraio 2017 - La concessione della targa “Lice” al Centro per lo studio e la cura dell’Epilessia degli Ospedali Riuniti di Foggia piace anche a Rignano Garganico. Vediamo il perché. L’ Epilessia resta ancora una brutta ‘bestia’ da curare, ma non per il citato Centro per lo studio e la cura degli Ospedali Riuniti di Foggia, attivo presso la complessa struttura di Neurologia della predetta Azienda universitaria,  diretta da Carlo D’Avolio. L’anzidetto Centro riesce a migliorare in modo significativo la situazione, seguendo in modo continuativo  oltre 1200 pazienti provenienti da tutta la Puglia e dalle regioni limitrofe. Lo fa  attraverso un approccio sia clinico, sia  neurofisiologico, ricorrendo ad un laboratorio di video – Eeg /poligrafia finalizzato allo scopo.

Laboratorio che gli permette anche di selezionare i  pazienti suscettibili di terapia chirurgica. Di questo centro se ne parla assai in questi giorni, in quanto confermato per la terza volta, durante un convegno sul tema svoltosi nei giorni scorsi presso l’Università della Sapienza di Roma, “Centro per l’epilessia a indirizzo medico di primo livello”. Altresì, è stato insignito, a seguito di siffatta ‘conferma’ della targa “Lice” (Lega Italiana per la lotta contro l’epilessia), consegnata nelle mani del responsabile del centro, Giuseppe d’Orsi, partecipante assieme agli altri alla citata riunione policentrica nazionale in Epilettologia. Durante le predette ‘giornate’ dedicate al tema sarebbero stati presentati dall’equipe medico –specialistica foggiana tre casi clinici particolarmente apprezzati dall’utitorio. Da qui l’ambito riconoscimento, il cui merito tocca da vicino anche il piccolo centro di Rignano Garganico. Infatti, dell’equipe impegnata nel settore, oltre al d’Orsi, fanno parte:  i neurologi Alessandro Lalla(Commissione Genetica dell’Epilessia), Tommaso Martino (Diagnostica Neurofisiologica e di Neuroimmagine ), Elena Carapelle (Selezione dei candidati  al trattamento neurochirurgico) e Maria Teresa Di Claudio, in veste di  tecnico di neurofisiopatologia. La notizia ovviamente è stata accolta con vivo compiacimento ed orgoglio a Rignano , in quanto qui l’interessata è molto nota non tanto per la sua nascita e  professione quanto per il suo impegno sociale svolto sin da giovane età nelle organizzazioni vicine alla Chiesa persino all’estero. L’interessata, laureata all’Università di Pavia  nel 1995, ha esperito per diversi anni la sua professione nel Veneto. Attualmente, sposata, vive e  risiede assieme al suo Michele in quel di Mattinata