Stampa 

Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico - venerdì 17 febbraio 2016 - Il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, facendo seguito a quanto puntualizzato più volte, ha ribadito di nuovo con fermezza  l’assoluta estraneità della comunità di Rignano Garganico, dal ‘nome’ e dalla competenza sul Gran Ghetto. Ecco il testo, come riportato su Lettere Meridiane  in data odierna da Geppe Inserra e il commento al post di chi scrive "Basta con il ghetto e non pronuncio il nome del comune cui è spesso associato perché capisco il disagio di quella comunità nel vedersi accomunata a questa bruttura che getta discredito su tutta la Puglia.

" Il governatore regionale pugliese Michele Emiliano riconosce la legittimità e la validità delle ragioni e della protesta che da anni le istituzioni e la comunità civile di Rignano Garganico stanno portando avanti. Intervenendo alla convention tarantina in cui la Cgil ha presentato la sua piattaforma programmatica regionale, il presidente del governo regionale ha dedicato ampio spazio alla questione del Grand Ghetto rivendicando alla Regione l'avvio del percorso culminato con il sequestro dell'area e sollecitando il Ministero dell'interno a definire al più presto le misure necessarie per procedere al suo definitivo smantellamento. Apprezzabile la sensibilità e il rispetto manifestati dal governatore nei confronti di Rignano Garganico che, com'è noto nulla c'entra con il ghetto, che sorge tra San Severo e Foggia nei pressi di Rignano Scalo, che si trova, a sua volta, in agro di Foggia. Ciononostante, vuoi per sciatteria vuoi per imprecisione, si è sempre impropriamente parlato di ghetto di Rignano. Almeno il governatore non si è accodato a questo amaro esercizio di negligenza da parte dei mass media>>. Commento. <<Grazie, Presidente Emiliano, per la sua sensibilità e comprensione! La comunità di Rignano ve ne sarà sempre grata per il chiarimento fornito circa il "Gran Ghetto" ai Pugliesi e a tanti altri colleghi che amano fare cronaca comodamente seduti a tavolino. Il ghetto si trova in località 'Torretta Antonacci' a due chilometri dal confine territoriale di competenza e a circa 25 dal centro abitato. Ma non per questo siamo e siamo stati lontani dalla solidarietà. Anzi, il nostro primo cittadino sin dall'insorgere del 'caso' , come scritto più volte, si è recato senza indugio sul posto, assicurando al 'Kapò' il suo personale intervento in caso di bisogno. Intervento mai richiesto da chicchesia data, appunto, la lontananza ed estraneità in argomento. Grazie ancora! Credo di aver interpretato ed espresso il sentimento di tutti i miei concittadini.