Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, lunedì 7 agosto 2017 -  Sarà colpa della siccità o forse dell’acqua che non c’è, ma anche i rettili ne risentono per gli effetti negativi rivenienti dalle alte temperature,a cominciare dalla disidratazione e dalla sete. E ciò,  nonostante i loro luoghi preferiti siano di norma quelli caldi ed asciutti. Il riferimento è alle vipere, quelle vere, che sarebbero state avvistate ‘vox populo’ qua e là nel centro abitato di Rignano Garganico. Avvistamento finito solitamente con l’uccisione della malcapitata. Ecco ora la notizia del giorno.

 Un esemplare di esse di discreta dimensione è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio in Via Renato Guttuso sul marciapiedi antistante  la frequentata palazzina condominiale. Ad annusare la sua presenza è un cane da passeggio, al momento di  rientrare a casa al guinzaglio del suo padrone, un sottufficiale in congedo dell’E.I.  Con insistenza il fido animale  avverte a più riprese con guaiti alquanto strani il suo accompagnatore, mentre sta sul punto di calpestare l’intruso. L’uomo, resosi conto che quello che ha di fronte,  disteso sul marciapiedi a fare la fusa, come se fosse un gattino,  è un rettile assai pericoloso, si allarma subito e comincia ad avvisare a dritta e a manca i vicini di casa.

E questo perché teme  che da un momento all’altro qualche bambino   possa attraversare la strada e rischiare di essere morso dal  velenoso serpente. Una donna, richiamata dalle grida  e affacciatasi  al balcone dirimpettaio, si accorge del fatto ed armata di una scopa si precipita immediatamente  sul luogo dell’accaduto, consegnando l’improvvisata arma al militare. Quest’ultimo,  anziché brandirla e tirare il colpo decisivo, sollecita il rettile ad allontanarsi con battute sul terreno e comandi incomprensibili. Dopo di che riesce piano piano  a spingere il rettile fuori campo, ossia a disperderlo nelle campagne sottostanti. A questo punto tutti tirano un sospiro di sollievo, avendo evitato il peggio per l’uomo e nel contempo salvata la vita dell’intruso dall’eventuale linciaggio della gente accorsa in pochi istanti da ogni dove.

 Miracolo della natura, dunque: salvo l’uomo,  salva anche la vipera, ritenuta a torto come il soggetto più pericoloso e detestato della terra! E se fosse una innocua biscia? – fa osservare qualcuno, convinto dalla testa leggermente rotondeggiante e un po’grossa rispetto al resto del corpo, lungo una cinquantina di cm. (Si veda la fotografia scattata dall’interessato). La risposta è unanime: sensazioni e sentimenti restano invariati, anche perché tutto è finito bene.