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Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, mercoledì 4 ottobre 2017 -  Lamentele e proteste per presunti disservizi su talune corse di linea  Sita che collegano il piccolo centro di Rignano Garganico con la vicina San Marco in Lamis. E da qui con il resto del mondo.  Questa volta a denunciarne la portata sono i  pendolari diretti in questi giorni a Margherita di Savoia, per le ambite e talvolta necessarie cure termali. Per lo più si tratta di anziani, invalidi e malati in genere.

Sono arrabbiati, perché  spesso sono  lasciati a piedi al capolinea di San Marco in Lamis, non  per colpa loro, bensì per il mancato rispetto della dovuta coincidenza da parte del personale interessato. E’ quanto accaduto anche oggi. Infatti, nonostante l’arrivo puntuale del pulman della ditta Fino di San Giovanni Rotondo, gestore del servizio straordinario per le terme, giunto in perfetto orario in Largo Piano, la corriera per  Rignano, prevista alle ore 13.00 , era già ‘uccell di bosco’ da alcuni minuti alla volta della sua meta. A confermare l’avvenuta ‘fuga’, oltre agli interessati, sarebbero stati i trasportati del primo pulman, lo stesso autista ed altri avventori e curiosi fermi nella piazza, guardando il loro orologio, ritenuto cronometrico.

E allora si chiedono in molti siamo ritornati ai cosiddetti ‘padroncini’ di una volta allorché bastava un ‘nonnulla’ per non partire o partire a piacimento? Dimentichi  in questo che il compito loro affidato non è un ‘affaire’ privato, ma un servizio pubblico che per legge non può assolutamente essere  interrotto motu proprio o senza giustificato motivo e per di più senza arrecare danno agli utenti, costretti a rientrare a casa un’ora dopo, come se fossero normali passeggeri e non di una corsa speciale istituita appositamente  per la bisogna.

Al Sig. Direttore Generale della Sita Sud  o a chi di dovere, spetta  - a dire dei bene informati - l’obbligo di richiamare i propri dipendenti e di far rientrare da subito ogni inconveniente. Da rilevare, altresì, che altri, avendo subito nelle settimane precedenti la medesima buggeratura, sarebbero stati costretti a sopportare ulteriori disagi,  ossia a prendere  qualche pulman di passaggio da Manfredonia e a fare un giro più lungo, pur di arrivare un quarto d’ora prima all’appuntamento ‘Rignano’.

 Encomiabile risulterebbe, secondo gli stessi passeggeri interessati, il servizio svolto nella mattinata dalla predetta ditta Fini Viaggi (nella foto,  il Pulman della Fivi Viaggi interessato, fermo in Largo Piano, a San Marco in Lamis)con l’osservanza stretta di tutti gli orari e le fermate obbligatorie o a richiesta disseminate lungo il percorso urbano di entrambe le realtà attraversate sino a destinazione e ritorno.  E allora perché non unificare l’intera tratta?