Antonio Del Veccio

Rignano Garganico, domenica 5 novembre 2017 -  Con grande partecipazione e sentimento, commemorata la giornata del 4 Novembre, festa delle Forze Armate e di ricordo  delle vittime di tutte le guerre, a Rignano Garganico.  Il corteo, composto dai ragazzi della scuola dell’obbligo (esentati dalle lezioni alle ore 11,30, in poi ) e dalle autorità civili, militari e religiose, è partito dalla piazza municipale, dove si era radunato  assieme ai curiosi,  ed è proseguito sino al vicino Monumento ai Caduti di Piazza San Rocco, dove è stato celebrato il sacro rito religioso e di ricordo, con la deposizione di una corona d’alloro.

 Intruppati, oltre agli alunni e ai loro insegnanti, c’era il picchetto dei CC, composto dall’appuntato Mario Cipollaro e capeggiato dal brigadiere Antonio D’Amore e , il sindaco Luigi Di Fiore, unitamente ai consiglieri delegati, Viviana Saponiere, Lucia Iannacci e Giuseppe Motta, ed ovviamente la rappresentanza parrocchiale, guidata dall’immancabile  Don Santino Di Biase. Ad intervenire per primo è stato il primo cittadino, che ha spiegato appuntino il perché del giornata e del ricordo dei soldati Caduti nella I e nella II Guerra Mondiale, i cui nomi spiccano in lapide sui rispettivi Monumenti ( I e II Guerra).

La  seconda lapide affissa sul Monumento di piazza San Rocco è stata realizzata, a seguito della ricerca – pubblicazione del libro “Io Parto non so se ritorno”, Rignano Garganico, Circolo Giulio Ricci, 2014. Si tratta di uno dei primi di questo genere scritti in provincia di Foggia sulla predetta guerra. Dopo la  sosta, il corteo è risalito per Corso Roma fino al Centro storico, di origine e fattura medievale. Qui si è ripetuta pari pari la medesima funzione e deposizione della seconda corona d’alloro davanti alla lapide affissa sul muro esterno della Chiesa Matrice, dove sono incisi i nomi dei Caduti della I Grande Guerra.

La stessa è stata realizzata all’indomani della Vittoria conseguita,  con testo e motivazione dettata da Giustiniano Serrilli, mentre la parte scultorea è stata eseguita da un noto artista operante in Manfredonia. Dopo di che il corteo, per alcuni versi allegro e rumoroso per la presenza degli scolari, è ritornato sui suoi passi, attraversando Corso Giannone e Largo Palazzo, per sciogliersi in Largo Portagrande, da dove ognuno è andato via, riprendendo il ‘lavoro usato’.