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Antonio Del Vecchio

Rignanno Garganico, sabato 20 aprile 2019 -  Presto l’avvio dei lavori per la sistemazione delle strade provinciali prescelte per la tappa del Giro d’Italia sulla due ruote Cassino – San Giovanni Rotondo, in programma, come risaputo, il 16 maggio prossimo. Il percorso da sistemare riguarda in particolare  la SP n.22  Rignano Scalo  -Borgo Celano. La gente non ne vede l’ora di averle comode e percorribili, bistrattate come sono da decenni e piene di miriadi di  buche incolmabili, nonostante  l’intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria.

 

A fare pena è in particolare il tratto Rignano Garganico – Borgo Celano, da vari anni bestemmiato percorso da parte degli automobilisti e dei conduttori dei Pulman del servizio pubblico di linea. Quelli stessi che non ancora riescono a darsi pace, tra l’altro, per la mancata rettifica della segnaletica all’incrocio di Casarinelli (San Marco in Lamis), su cui sono stati scritti fiumi d’inchiostro negli ultimi vent’anni. Ad uscire questa volta allo scoperto è stato lo stesso Presidente della Provincia, Nicola Gatta, annunciando nei giorni scorsi, lo stanziamento di mezzo milione di euro al riguardo. Nessuno sa se basteranno. Comunque sia, bisogna accontentarsi di quanto passa il Convento, ridotto ed impotente com’è per via dell’ultima riforma istituzionale.

Quindi, bisogna essere grati a Gatta che ha capito subito la problematica delle strade. Lo ha capito sulla propria pelle,  proveniente egli dal Subappennino, territorio da questo punto di vista non di meno disastrato. Ed ora passiamo al Giro d’Italia. Sul percorso garganico, il tratto più interessante e caratteristico sembra essere proprio la salita Villanova – Rignano. Lo è per tre motivi. In primo luogo per il suo  percorso tortuoso e ripido, per la lunghezza fatta di oltre 11 chilometri ed, infine, per la spettacolarità che offre. Ed è proprio questo che interessa visitatori e patiti di questo simpatico sport, simbolo per molti versi della identità nazionale, assieme al calcio.

Parimenti a quanto accade per i rally automobilistici, la corsa potrà essere seguita passo passo lungo i vari tornanti, ossia dai cinque chilometri in su, dagli spettatori  sistemati  sulla vasta e comoda balconata del Belvedere Est sul Tavoliere, da dove, data la lentezza del percorso, la visione è percepibile ad personam e non sfuggente come nei passaggi ravvicinati. Quindi è prevedibile che allo spettacolo venga una marea di gente, interessata non solo alla corsa in sé per sé, ma soprattutto alle bellezze ambientali e paesaggistiche della zona, attraendo ed arricchendo così il bagaglio conoscitivo dei pellegrini, diretti o di stanza in quel di San Giovanni Rotondo, in virtù della devozione nei confronti di Padre Pio, Santo.