Antonio Del Vecchio

 Gargano, giovedì 29 aprile 2019 - Anche i Socialisti di  Rignano Garganico e del Gargano in genere, piangono la morte di Michele Cologno, figura di primo piano della Politica e delle Istituzioni nella Capitanata e nella Puglia degli anni 70’ e 80’. A darne notizia nell’immediatezza è stato Luigi Di Claudio, giovane segretario provinciale del Socialismo Dauno di Pino Lonigro. Lo scomparso fu sindaco di San Severo, città che sarà governata nel corso degli anni, anche da altri esponenti di rilievo del medesimo partito, quali  Casiglio, Iacovino, Carafa  e Santarelli.

Tuttavia, le vette maggiori della sua ascesa furono segnate alla Regione, quale consigliere ed assessore e in campo politico, quale segretario provinciale e regionale del Partito Socialista Italiano.  Aveva una solida formazione culturale, conquistata sul campo nel Centro dei Servizi Culturali Casmez e poi Crsec della Regione Puglia. E questo unitamente ai suoi colleghi del posto, quali lo stesso Carafa, Gianni Altrui, Rosa Cipriani ed altri. Chi scrive, collega di lavoro e già responsabile del Crsec distrettuale di San Marco in Lamis, lo conosceva e lo stimava assai.  L’ultima volta che lo vide e parlò con lui  fu lo scorso anno nell’Auditorium della Biblioteca Comunale della medesima città.

Tanto in occasione di una discussione sul tema, portata avanti dall’amico e storico locale, on.Michele Galante. Iniziativa che  riempì il salone di  tantissimi socialisti della provincia e del barese. Assieme a lui, c’erano pure i compagni Santarelli e Carafa. Ci salutammo fraternamente e manifestammo coralmente piena soddisfazione per quella fortunata e commovente rimpatriata socialista. Cologno, uomo semplice e concreto,  è stato un fervido sostenitore del partito del Garofano, guidato da Bettino Craxi (vedi foto), Presidente del Governo italiano. Non a caso lo stesso è considerato uno dei più longevi per quei tempi ormai lontani, che nessuno può mai abiurare, perché furono anni di riforme e di conquiste sociali per l’intera classe operaia.

Lo fu nel campo normativo con la proposizione e la esecuzione di:  Statuto dei Lavoratori, Enel, Servizio Sanitario Nazionale, Riforma Universitaria, Scuola Secondaria per tutti, Divorzio, Aborto, ecc., compresa l’abolizione della cosiddetta contingenza o scala mobile, criticata alla vigilia da molti, ma benedetta dopo da tutti. E questo, perché per alcuni anni il potere di acquisto degli stipendi e retribuzioni rimase invariato nel suo potere di acquisto. Come, grazie allo suo deciso intervento, fu tenuto alto l’onore della nazione nel mondo intero. Si veda, esempio su tutti,  il caso Sigonella. La storia –non può, né deve cancellare i passi salienti dell’evoluzione della politica italiana. Si farebbe un grave torto alla democrazia e all’intelligenza degli Italiani.

Da non dimenticare  che nel ’68, la rivoluzione culturale, auspicava, tra l’altro, l’avvento della democrazia diretta. Ora sempre più possibile e vicina, grazie all’avvento del Web.  Lo scomparso veniva spesso, a Rignano, da solo o in delegazione, per complimentarsi dei successi o per dirimere questioni interne. Qui, il partito era assai attivo, avendo espresso sindaci di prim’ordine, come Matteo Viola, Carlo Battista e per breve tempo anche Angelantonio Draisci. La presente testata esprime alla famiglia e all’intera comunità socialista le più avvertite condoglianze! Addio, Michele, non dimenticheremo mai la tua bontà di uomo semplice e costruttivo,  ma soprattutto il tuo sorriso sornione che ti accattivava a prima vista  con la sua intrinseca empatia e comprensione!