Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, lunedì 30 settembre 2019 - Copertura completa di apparecchi di video-sorveglianza, a Rignano Garganico. Sotto i suoi potenti ed acuti occhi elettronici ci passa  l’intero paese, comprese le più estreme periferie e gran parte del suo territorio extra-urbano sino a Villanova, frazione pedemontana. Si tratta di una quindicina di elementi installati nei punti strategici., che completano l’antico ed insufficiente impianto. Il tutto è stato realizzato a tamburo a battente  da una impresa specializzata del Nord Italia, dietro un corrispettivo di circa 115 mila euro.

Come si ricorderà l’anzidetto  contributo fa parte di un apposito fondo stanziato dal Ministero degli Interni per far fronte ai problemi di sicurezza sollevati dai piccoli Comuni d’Italia. Precisamente 428. Per quanto riguarda la nostra provincia, a suo tempo, entrarono in conto anche i  centri di Peschici, Vieste, Stornara, Sant’Agata di P., Monteleone e Cagnano Varano.  Come risaputo, tale potenziamento di controllo elettronico si era reso necessario, a seguito di una serie di eventi di cronaca, come incendi di case ed automobili accaduti alcuni mesi or sono, che avevano messo  a serio rischio l’incolumità e la sicurezza soprattutto di coloro che abitano nel borgo antico, sempre più spopolato, per ragioni varie.

Lo è da circa quarant’anni, per il trasferimento degli abitanti nelle zone di recente costruzione più comode e fornite di ogni comfort. Evento negativo che è andato man mano accentuandosi negli ultimi anni per l’assenza di lavoro e la fuga dei giovani verso mete più sviluppate del Nord e dell’estero.  Si tratterebbe, secondo il sindaco Luigi Di Fiore e il consigliere delegato al ramo, Giuseppe Motta, non della solita manna scesa dal cielo, ma  di frutto  di  un lungo e sofferto  lavorio, fatto di   sollecitazioni ed incontri sul tema svoltisi a suo tempo presso la Prefettura.  Tanto urge ed  urgeva per via di una serie di fatti criminosi che avevano messo in crisi la sicurezza e la tranquillità del paesino, additato sino a pochi anni fa, come uno dei centri abitati tra i più belli e tranquilli della provincia, dover poter vivere e riposare senza problemi.

Va precisato, infine, che la predetta dotazione è stata accolta dalla collettività con vivo compiacimento, perché con essa si completa il discorso fattivo delle altre opere infrastrutturali (abbellimento urbano, palestra, strade, ponti, ecc.) sia in paese sia nelle campagne portato avanti nel corso di questi anni con lungimiranza e pressione dal giovane ed attivo assessore ai Lavori PP e all’ Agricoltura, Giosuè Del Vecchio, meglio noto, data la rarità, col  solo nome proprio, “Giosuè”. In ciò supportato in molti casi dalla longeva ed autorevole esperienza dell’opposizione del “Patto per Rignano”, capeggiata dagli ex-sindaci Michele Ciavarella e Pietro Bergantino, il ragioniere.