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Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, sabato 5 dicembre 2020 -  Illuminazione pubblica ‘a passo d’uomo’. Così è stata definita e denominata, quella in corso di realizzazione, a Rignano Garganico. E ciò lo si deve, grazie all’applicazione di una moderna tecnica, che concentra i raggi di luce esclusivamente sulla strada, come se la stessa fosse illuminata a giorno. Un sistema, quest’ultimo, assai apprezzato dalla gente, perché permette ai poveri di vista, specie gli anziani, non solo di guardare bene dove mettono i piedi, ma soprattutto a quelli abili, di scoprire persino ogni minimo oggetto, come per esempio il proverbiale ago nel pagliaio.  Si tratta solo un ‘cambio’ di lampadine, mentre l’involucro artistico di ogni lampione è rimasto pressoché inalterato.

Va da sé che il cambiamento operato non appena è entrato in funzione è stato salutato da un coro di giubilo dagli abitanti della zona interessata di ogni grado di età e di stato sociale. E ciò anche perché le strade oggetto della innovazione si trovano sia nella zona di nuova espansione urbanistica sia in quelle più antiche.

Tra l’altro, i predetti  lavori hanno o stando interessando le seguenti arterie: Via “R.Guttuso”, strada trafficata che attraversa in lungo e in largo il popoloso quartiere di San Rocco; Via Roma, l’arteria principale di accesso al centro storico; il Giro Esterno Ovest o Belvedere, luogo di passeggio quotidiano e serale non solo per i residenti, ma ancor più per i turisti e visitatori, che fino a qualche tempo fa, quando ci si era in zona gialla, veniva a frotte per ammirare l’ampio panorama che si estende a vista d’occhio sul Tavoliere sottostante e dintorni sino agli innevati monti della Maiella (Abruzzo).

Altri curiosi venivano da San Marco in Lamis e dagli altri centri del Promontorio, per ammirare il “seggiolone” o panchina gigante da poco installata sulla balconata o la vicina fontana, in parte zampillante, per il resto sgorgante quasi al naturale dalle maestose rocce su cui sorgono una fila di case di origine e fattura medievale.  

A progettare il tutto ci ha pensato un giovane ingegnere. Si tratta di Paolo Villani, originario di San Marco in Lamis, ma residente stabilmente in paese da alcuni anni,  per via di matrimonio e famiglia. Quest’ultimo, anziché sprecare la sua intelligenza e creatività per abbellire questo o quel luogo antico, si è concentrato sul presente, estetico o funzionale che sia, pur di rendere vivibile al massimo il luogo dove si vive o si attraverso, come appunto possono essere le strade. Da qui l’interesse per la pubblica illuminazione.

A suo dire, la stessa deve essere si estetica, ma la bilancia della scelta deve essere principalmente funzionale ossia a servizio dell’uomo. Ecco, perché prima di mettere nero su bianco (disegno progettuale) ha studiato approfonditamente sul piano scientifico la ricaduta dei raggi su una determinata superficie. Per di più il sistema incide poco sui consumi energetici, Tant’è che il progetto ha  ottenuto in breve la pubblica copertura finanziaria ai sensi della normativa sull’efficientamento energetico.

A realizzare l’opera sta provvedendo una ditta locale di tipo famigliare. Si tratta della “Novelli impianti” di Pietro Novelli e figli, non nuova in questo campo, avendo operato nel recente passato non solo in Italia, ma anche nei paesi dell’Est. Soddisfatti gli amministratori comunali che hanno espresso a vario titolo i loro apprezzamenti positivi, in particolare il sindaco Luigi Di Fiore e l’assessore al ramo, Giosué Del Vecchio.