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Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, sabato 5 novembre 20224 Novembre assai partecipato a Rignano Garganico. E questo non solo per la triplice festa commemorativa (Giornata delle Forze Armate, Unità Nazionale e Anniversario della Vittoria), ma anche per l’inaugurazione del nuovo monumento ai Caduti della II Guerra su lastra di pietra risorto nella centralissima Piazza San Rocco al posto del primo fatto costruire dal sindaco democristiano Luigi Draisci e inaugurato nel maggio 1970 con presenza dell’onorevole Vincenzo Russo (si veda Gazzetta dell’epoca).

Il tutto è cominciato alle ore 12.00 con la partenza del corteo imbandierato a festa con la presenza gioiosa degli alunni della scuola preceduto dalle autorità: in primis il sindaco Luigi Di Fiore e il suo il vice Giuseppe Nardella, nonché gli altri amministratori, fiancheggiati dalle restanti forze dell’Ordine, capeggiati dal maresciallo comandante della locale stazione dei CC, Antonio Acquaro. Nonché c’erano altri rappresentanti dei vari corpi militari in servizio e non , provenienti da ogni dove, comprese le rappresentanze locali delle associazioni ex-Vigili del Fuoco in congedo e le altre associazioni della protezione civile, capeggiati da Gabriele Nido.  A rendere solenne il tutto ci ha pensato la banda musicale di Santa Cecilia di San Marco in Lamis, guidata dal maestro Claudio Bonfitto. Prima tappa: nella vicina Piazza San Rocco, dove ad attenderli c’era Don Santino Di Biase.

Si è passato, quindi, alla cerimonia celebrativa con i vari interventi. A cominciare è stato il sindaco Di Fiore, che con un intervento piuttosto conciso e chiaro ha elencato i punti salienti dell’avvenimento in termini di scopi e significato storico-patriottico. Gli ha fatto eco il parroco, prima e dopo la santa benedizione del manufatto. che ha espresso il punto di vista della chiesa sulle guerre e il bisogno di pace dell’umanità. Tanto sull’ esempio del Cristo, messo in croce e risorto a tale scopo. Il finale è stato segnato dal suono del silenzio da parte della tromba e dal corale Inno d’Italia della citata banda., entrambi salutati da scroscianti, dal variegato pubblico presente. Dopo di che il corteo si è spostato presso la Chiesa Madre per salutare i Caduti della I Guerra Mondiale che qui hanno il loro ricordo con una lapide affissa sul muro esterno negli anni 20, di cui si è già scritto.

In passato a tenere desta la memoria sulle due guerre ci pensava l’associazione Reduci e Combattenti , animata da presidenti assai validi. Tra l’altro: Matteo Fania e Francesco Palladino. Il primo, negli anni ’80 – ‘90 si era occupato pure della sezione combattentistica della vicina San Marco in Lamis, dove se ne conserva il ricordo e il rimpianto. Dell’altro si ricorda in un articolo apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno il 6 Luglio 2004.Si tratta di Francesco Palladino, leader storico della destra di Rignano Garganico, scomparso improvvisamente l’altra sera ad 83 anni. Conosciuto ed apprezzato da tutti i rignanesi per le sue battaglie nel campo sociale e nei servizi alle persone, Francesco ha rappresentato e rappresenta un pezzo di storia della cittadina garganica, fatta di tante lacerazioni politiche, ma anche di sintesi nelle azioni di lotta per il riconoscimento di diritti comuni.