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Angelo Riky Del Vecchio

Rignano Garganico, sabato 9 marzo 2024 -  E ci risiamo. Torna il Corvo (o i Corvi, non si sa) a Rignano Garganico. In paese non si parla d’altro in queste ore. Più di una lettera anonima avrebbe preso di mira l’operato della Pubblica Amministrazione. Non conosciamo i contenuti dell’ultima lettera del Corvo, ma solo quelli di una missiva cartacea giunta anche alla nostra Redazione nel novembre 2023 e mai pubblicata proprio perché anonima (seppur firmata con uno scippo da un sedicente lettore). Essa parlava di contributi affidati ad alcune neo-aziende o ad aziende già esistenti. 

Come redazione esprimiamo piena solidarietà nei confronti del primo cittadino Luigi Di Fiore, della sua giunta e di tutta la Pubblica Amministrazione. Siamo convinti che va bene tutto, anche il confronto politico e programmatico accesso, ma mai l’anonimato, che è da condannare a tutti i livelli. Siamo dell’idea che occorre rasserenare gli animi perché Rignano sta morendo e sono rimasti in paese pochissimi giovani, alcuni dei quali si occupano anche di politica e amministrano la cosa pubblica. Se continuiamo a farci del male così alla fine non resterà più nessuno disposto ad occuparsi della collettività.Possiamo condividere o meno l’operato del sindaco e della sua Amministrazione Comunale, anche noi come giornale a volte li abbiamo pungolati, pubblicando notizie, cronache e avvenimenti, ma occorre che gli stessi lavorino in piena tranquillità per il bene di tutti.

Oltre agli anonimi, va condannata la mentalità del “Piccolo Rignanese”, ovvero di quei soggetti avvezzi al pettegolezzo continuo e alle insinuazioni campate in aria. Condizione che non risparmia la politica. Ripetiamo, serve calmarsi e sedersi tutti assieme attorno ad un tavolo per capire che Rignano vogliamo per il futuro, se quella livorosa e litigiosa di oggi, o quella da sempre attenta ai compaesani in difficoltà e mossi a narrare la bellezza di un paese unico al mondo, il nostro.