Cons. Reg. Napoleone Cera
Gargano, venerdì 18 aprile 2025 - Si è tenuta in Prefettura a Foggia una riunione sulla grave emergenza sanitaria che attanaglia le località costiere del Gargano. Presenti i sindaci del territorio, il Prefetto, i vertici dell’ASL e del Policlinico di Foggia. Tutti, tranne uno: l’Assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese. Un’assenza pesante, politicamente e simbolicamente, soprattutto perché la gran parte dei sindaci intervenuti sono direttamente legati a lui. Sindaci che oggi gridano all’emergenza, ma che fino a ieri restavano in silenzio davanti all’inerzia della Regione.
Bastava forse una riunione di partito, più che un vertice in Prefettura, per mettere a nudo una verità che in molti fingono di non vedere: la sanità sul Gargano è al collasso, ma la politica regionale è immobile. I cittadini scendono in piazza, le ambulanze sono ridotte allo stremo, i turni del 118 restano scoperti, e l’unica proposta – “incentivare i medici” – è la stessa che si ripete da anni. Parole che restano tali, mentre l’estate si avvicina e con essa il rischio di nuove tragedie annunciate. Il tempo dei proclami è finito. Il Gargano non vuole più scuse, né assenze strategiche. Vuole risposte. Immediate e concrete. Perché quando la politica manca, a pagare è sempre la gente.